I metodi per contrastare e prevenire il bullismo

11 23 BullismoNOCI (Bari) - Si è tenuto lo scorso 23 novembre, nel Chiostro di San Domenico, il convegno “Il Volontariato e lo sport per contrastare i fenomeni di bullismo”, promosso dall’associazione di volontariato “Coccinella” di Castellana Grotte e dall’a.s.d. Atletico Noci con la promozione del Centro di Servizio al Volontariato “San Nicola”. L’incontro, moderato dalla giornalista pubblicista castellanese Daniela Lovece, ha visto la comunicazione di più figure attive nel mondo dei ragazzi, dalle associazioni sportive a quelle di volontariato.

Ha aperto l’incontro la presidentessa dell’associazione di promozione sociale ViviCastellanaGrotte, Daniela Lovece, che ha rimarcato l’importanza del tema trattato e soprattutto la vicinanza di questo con il suo essere madre. A tal proposito, la parola è subito passata a Fulvia Casavola, presidentessa dell’associazione “Coccinella” (che si occupa di un servizio di doposcuola per i ragazzi) che sia come operatrice e sia come mamma ha raccontato la sua esperienza col bullismo: “Vivendo questa situazione ci siamo resi conto che il problema del bullismo purtroppo esiste. Esiste dai racconti che i nostri ragazzi fanno, esiste tra in varie situazioni che non immaginiamo, tra amici addirittura. Ci rendiamo conto che esiste questo problema solo quando veniamo toccati direttamente, e invece dobbiamo cominciare a pensare che il bullismo comincia da casa nostra, perché ogni nostro figlio può essere un probabile predatore o vittima. Con l’aiuto dello sport, con l’aiuto dello scoutismo, dobbiamo educare i nostri figli perché possano vivere la loro vita nella maniera più serena ed educata”. Dopo di lei è intervenuto Giovanni Mansueto, psicologo clinico specializzando in Psicoterapia Cognitiva, che ha delineato dal punto di vista prettamente clinico e comportamentale il bullo e la vittima nelle loro varie declinazioni: dal bullo diretto si è passati a quello indiretto o gregario, mentre dalla vittima inerme si è passati alla vittima attiva. Non avulso da questo disegno è il cyberbullismo, che è capace di fornire al bullo un pubblico ancora più esteso per riuscire nel suo intento: far vergognare la vittima. Centrale è nel discorso sul bullismo il ruolo della famiglia e della genitorialità, responsabile dell’educazione del proprio figlio.

Sono intervenuti poi i rappresentanti dei “meccanismi compensatori” all’educazione dei genitori come Walter Vivian, allenatore sportivo da decenni e poi insegnante al liceo classico di Conversano per 20 anni, che ha presentato lo sport come mezzo di “prevenzione del bullismo”, per la struttura gerarchica delle società sportive e per l’impegno di gruppo tipico di una squadra, nella quale la vittoria della collettività è la vittoria del singolo. E’ seguito l’intervento di Daniela Fusillo, presidentessa di Murgiambiente, che ha presentato l’iniziativa dell’Aula Verde, la scuola estiva di educazione ambientale, mirata a “trovare se stessi nella natura”. E’ stata poi la volta di Mirko De Leonardis, capogruppo del gruppo scout AGESCI Noci 1, il quale ha presentato lo scautismo nocese, che in questi 40 anni di attività sul territorio ha saputo affrontare anche casi educativi particolari e difficili.

L’evento si è concluso con l’illustrazione, da parte dell’Atletico Noci, di un’indagine realizzata sui genitori che accompagnano i loro figli abitualmente alle attività calcistiche dell’associazione sul tema bullismo. I risultati di questo sondaggio sono poi stati interpretati e analizzati da Mansueto, e hanno messo in evidenza che i genitori sono convinti del fatto che per contrastare il bullismo bisogna intervenire su tutti i contesti.

 

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