Seconda conferenza medico scientifica dell’Uten: “Prevenzione e screening dei tumori agli organi sessuali femminili”

01 30utenconferenzatumoriNOCI (Bari) – Prevenire significa conoscersi e screening significa indagare con metodi scientifici e ben precisi malattie o anomalie prima ancora che manifestino dei sintomi. E’ stata questa la tematica principale, discussa il 28 gennaio nella seconda ed ultima conferenza medico-scientifica organizzata dall’Uten (Università della Terza età di Noci) presso il Chiostro di San Domenico. Ad illustrare gli argomenti la dottoressa Clementina Colucci affiancata dall’ostetrica Marialuisa Pesce nella spiegazione del tumore al collo dell’utero.


01 30utenconferenzatumori copiaLa dottoressa Colucci ha mostrato ai presenti l’attività di un clinico in termini di prevenzione e screening: ha spiegato infatti come il tumore alla mammella, la seconda causa di morte dopo le patologie cardiovascolari per una donna, permetta, con un' adeguata prevenzione e screening, una guarigione dell’85%; ha indicato anche le possibili cause che possono determinare la patologia e quindi una dieta ricca di grassi che determina un aumento della quantità di grasso nei tessuti, ma anche la familiarità. Difatti si è evidenziato, con lo studio dei vari, casi come il tumore alla mammella colpisca soggetti che hanno già avuto in famiglia precedenti casi e che nel proprio DNA abbiano una modificazione genetica, ed infine lo stile di vita notando come questa malattia colpisca le donne che vivono in paesi maggiormente industrializzati. Ha concluso il suo intervento riguardante il tumore alla mammella spiegando invece quali sono i metodi di prevenzione e di screening, in particolare ricordando a tutti i presenti che in un età compresa tra i 20 e i 30 le donne dovrebbero sottoporsi ad esami preventivi (visita medica, mammografia ed ecografia) una volta l’anno così come le donne tra i 38 e 40 anni. Ha poi precisato il ruolo della mammografia specificando come questo esame che molti credono dannoso per i raggi UV che rilascia a bassissimo dosaggio non possa allontanare la donna dalla prevenzione e dal controllo. Haanche ricordato come questo tumore colpisca i soggetti tra i 40 e i 60 anni d’età e può colpire sia donne che uomini, potendo cosi mettere a confronto un tumore che colpisce un altro organo importantissimo femminile e cioè l’utero; in particolare ha discusso del tumore al corpo dell’utero che coinvolge ormai le donne in menopausa, spiegando come sia asintomatico e che prevede anch’esso una modificazione genetica. Infine ha ricordato l’importanza dello screening annuale cioè visita ginecologica ed ecografia transvaginale o sovrapubica, ricordando però come questo tumore non si possa prevenire.


01 30utenconferenzatumori3Il testimone è poi passato alla dottoressa Pesce che ha invece illustrato il caso del tumore al collo dell’utero che ormai colpisce le giovani e giovanissime donne avendo un incidenza di 1 su ogni 10000 soggetti. Importante però è stato sottolineare come per questo tumore pochissime donne possono ad oggi morire, data l’importanza della prevenzione fatta con il vaccino, somministrato gratuitamente ai ragazzi e ragazze dai 12 anni, e all’utilizzo dei contraccettivi per impedire la trasmissione del virus HPV 16 o18, ha poi concluso la sua spiegazione ricordando che lo screening viene effettuato con la visita ginecologica, HPV DNA test, PAP test e con uno stile di vita sano evitando l’uso di alcool, fumo e mangiando maggiormente frutta e verdura fresca.m Sorprendente e del tutto inaspettato è stato l’intervento finale della professoressa Giulia Basile, che è testimone vivente di come dal tumore si può e si deve guarire. Ella infatti ha dato ai presenti alcuni metodi che ha utilizzato per sfidare e combattere l’Hospite (così come lo definisce lei e che è anche il titolo del suo libro). Ha ricordato e tutti come sia stata fondamentale in quel momento la fede, l’accettazione della malattia, il porsi dei costanti obiettivi giornalieri ed il considerare importante e vitale occupare ed impegnare tutto il tempo a propria disposizione.


Ha concluso l’evento il presidente dell’Uten Cesareo Putignano, ringraziando le dottoresse intervenute durante la serata e consegnando loro un attestato di riconoscimento, il dottor Simonetti per la sua preziosa presenza ed esperienza nel campo ed infine gli sponsor che danno modo all’associazione di poter realizzare questi piccoli ed interessanti convegni.

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