A contatto con la natura: una lezione fuori dal comune per gli alunni del Liceo Scientifico “Da Vinci – Galilei” di Noci

A contatto con la naturaNOCI (Bari) - Gli alunni delle classi 3°A e 3°B del Liceo Scientifico, lo scorso 13 maggio, hanno avuto l’occasione di trascorrere una giornata scolastica fuori dal normale, a contatto con la natura anziché coi libri e i banchi di scuola. Le docenti di scienze Lippolis Anna e Tinelli Giulia hanno accompagnato i propri alunni presso la proprietà Trifogli per una lezione originale, a tu per tu con la biologia, la botanica e la zoologia: per osservare la struttura di un’arnia, guardare le api produrre  miele e  per scoprire le piante spontanee del nostro territorio, tra cui alcune orchidee in via di estinzione.

La dott.ssa Daniela Fusillo, presidente dell’associazione Murgia Ambiente, ha condotto gli alunni in un percorso didattico naturale. È stato interessante trovare per esempio la “Serapia” da “Serapias apuliae”, un’orchidea spontanea endemica, particolarmente presente nel nostro territorio perché cresce su suolo arido e calcareo. Un’altra pianta selvatica con cui i ragazzi sono entrati in confidenza  è stata la “Passiflora”, della famiglia Passifloracea definita anche “fiore della passione” poiché  gli elementi del fiore che la costituiscono sono stati associati ai simboli religiosi della passione di Cristo.  Il “Cardo equino” invece, il cui termine originario è Carduus, è un genere di pianta  appartenente alla famiglia delle Asteraceae, comunemente note come cardi, in genere molto spinosi e dai fiori simili al carciofo. E ancora, a colpire l’attenzione è stato anche il colore giallo intenso della pianta del Tarassaco, Taraxacum officinale, appartenente alla famiglia delle Asteracee detto comunemente “pisciacane”, “cicoria asinina”, “girasole dei prati”, “soffione”, le cui foglie venivano utilizzate anticamente come insalata per la loro funzione depurativa.

I nostri nonni sapevano bene come usare queste piante spontanee, infatti, l’Aglio orsino, Allium ursinum, appartenente alla famiglia delle Liliaceae, lo utilizzavano come spezia perché ha un forte odore di prezzemolo e aglio. La Ferula invece, Ferula communis, per realizzare i tappi per le damigiane.

Muniti di cappuccio e guanti per evitare le eventuali punture delle api ci siamo avvicinati ad un’arnia, il ricovero artificiale dove vive la colonia di api domestiche, principalmente “Apis mellifera”, e dove si costruisce il favo .Ci è stato spiegato che nell’’italiano corrente sebbene arnia sia usato anche come sinonimo di alveare, più frequentemente il termine si riferisce ad una cassetta, tipicamente di legno e costruita dall’allevatore, dove le api organizzano la loro colonia, mentre alveare viene più spesso usato per le strutture naturali, pur rimanendo sinonimo di arnia. Aperta l’arnia si è potuto riconoscere, tra le migliaia di api, l’ape regina dall’addome più sviluppato e appuntito e dalle ali divaricate per muoversi in maniera più veloce. L’ ape regina si sviluppa da una larva selezionata dalle api operaie e viene  nutrita con pappa reale al fine di renderla sessualmente matura, quindi, l’unico individuo fertile. Durante la pausa, è stato servita la propoli a pezzi e un buon gelato con il miele. Ringraziamo le docenti e la famiglia Trifogli per averci fatto trascorrere una giornata formativa a contatto con la natura . L’unico inconveniente, con cui abbiamo dovuto fare i conti, è stata la presenza di vari pollini, fastidiosi per i soggetti allergici.

Redazione di Istituto - IIS "Da Vinci - Galilei"

Classi 3A e 3B LS

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