Giornata Mondiale dell’udito: malattie e prevenzione con il CAM

03 06 giornatamondialedelluditoCAM copyNOCI (Bari) – Per il secondo anno consecutivo, in occasione della Giornata Mondiale dell'udito, il CAM (Centro Acustico Meridionale) ha voluto ricordare anche a Noci l’importanza dell’udito e l’essenziale prevenzione che deve esser fatta per questo senso.

Come ha ricordato Annamaria Quarato, promotrice dell’evento, nonchè audiometrista e audioprotesista del CAM di Noci, la giornata mondiale dell’udito è stata istituita per ricordare a tantissima gente, così come alle istituzioni, la centralità di questo senso per la vita quotidiana di ognuno e per sottolineare quanto sia necessario “far prevenzione” per evitare danni sociali e psicologici ai soggetti che presentano un deficit nel funzionamento dell’apparato.

L’evento, intitolato Udito, età e declino cognitivo: correlazione e prevenzione e svoltosi lo scorso 3 marzo presso il Chiostro di San Domenico, ha visto la partecipazione di quattro figure professionali strettamente coinvolte nella prevenzione e correlazione dei danni che il declino cognitivo può determinare su persone con età avanzata.

Il primo ad intervenire è stato il dottor Domenico Leone, Otorinolaringoiatra, che subito dopo aver presentato l’anatomia dell’organo interessato, si è focalizzato sugli aspetti che favoriscono l’insorgenza della presbiacusia: diminuzione dell’udito causata dall’invecchiamento. Proseguendo nel suo discorso, il dottor Leone ha sottolineato i quattro possibili tipi di presbiacusia: sensoriale, neuronale, metabolica o mista; ha centrato poi la sua analisi sulle due più importanti: quella sensoriale e quella neuronale, che differiscono sostanzialmente per la diversa percezione delle frequenze acustiche.
03 06 giornatamondialedelluditoCAMSuccessivamente è intervenuta la dott.ssa Paola Cosmo, Neurologa e Presidente dell’ass. “Alzheimer Putignano”, che ha focalizzato l’attenzione sulla correlazione tra l’abbassamento dell’udito e le aeree celebrali interessate. Infine, l’importante relazione, tenuta dal prof. Rodolfo Sardone, docente universitario, sulla ricerca “Great Age Study”, dove si è evidenziato l’indispensabile uso di apparecchi o protesi acustiche su soggetti con abbassamento uditivo per evitare danni neurologici e danni psicologi.

A concludere l’evento, l’attore nocese Vittorio Goffredo, che attraverso l’arte teatrale ha trasmesso ai presenti quelle che sono le emozioni e l’animo di un soggetto affetto da tale patologia. La psicologa Manuela Benedetto è intervenuta per esortare tutti all’accettazione dell’eventuale disabilità, ma soprattutto ha chiesto alle famiglie e alla comunità, che hanno al loro interno soggetti in età avanzata con tale deficit, di comprendere, accettare ed adoperarsi con gli esperti per trovare la migliore soluzione.

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