Noci ricorda le vittime di mafia

03 23 veritàpergiustiziaNociricordalevittimedimafia2NOCI (Bari) – La mafia è quel fenomeno sociale e culturale che si annida in ogni luogo, attraverso  comportamenti quotidiani illegali, usurpatori e meschini.

Pochi ancora pensano che in un paesino di soli 20.000 abitanti ci sia la mafia: è più comodo pensare che sia molto lontana da noi, geograficamente parlando, e che indignarsi davanti alla tv sia “abbastanza” piuttosto che prendere parte attivamente alle azioni di contrasto.

03 23 veritàpergiustiziaNociricordalevittimedimafia1A Noci, un piccolo gruppo di cittadini, il 21 marzo scorso, in occasione della giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, ha partecipato all’evento comunale intitolato “La verità per promuovere la Giustizia” organizzato presso il Chiostro di San Domenico.

A moderare l’evento Noemi Nudo che, dopo un piccolo preambolo, ha ceduto la parola all’ assessora alla cultura, Lorita Tinelli: “Stamane, alla marcia per la legalità, abbiamo incontrato bambini, associazioni e adulti che inneggiavano contro le mafie, contro l’omertà e contro l’illegalità. È stato bello vedere l’idea che i giovani hanno del futuro.” L'assessore ha così parlato della propria esperienza a Foggia in virtù della quale, si è detta colma di speranza per la costruzione di uomini e donne del futuro che abbiano come elementi imprescindibili la generosità, l’onestà e l’umiltà, in grado di mettere in un angolo la mafia.

La parola è passata al Sindaco Domenico Nisi che, parafrasando lo statista Aldo Moro, ha detto: “La verità aiuta ad essere coraggiosi. Viviamo in un’epoca in cui il coraggio viene a mancare perché le nostre comunicazioni sono scarsamente portate ad avvenire guardandosi negli occhi, piuttosto attraverso qualcosa con cui siamo capaci di dirci tutto.”

E’ poi intervenuto l’ospite della serata, lo scrittore e avvocato Andrea Apollonio: “Memoria e impegno, sono il passato e futuro, ma sono termini inscindibili tra loro", ha commentato venendo a ricordare tre personalità cardine della lotta alla mafia ed allo stesso tempo vittime, come Marcella Di Levrano, Paolo Borsellino e Susanna Crispino. Marcella Di Levrano, fu eliminata dalla mafia, perché testimone scomoda del giro malavitoso, legato alla droga delle Sacra Corona Unita. La sua voglia di testimoniare fu da lei inteso come un mezzo per espiare i suoi atti e per sfuggire dalle brutali vicende degli anni ’90, che colpivano Mesagne. Paolo Borsellino, eroe dei nostri tempi, è stato, per Apollonio, l’esempio di chi sa di dover morire, di chi poteva cambiare il suo destino abbassando semplicemente le “armi” ma ha deciso di non farlo e con coraggio ha tenuto fede all’ impegno con l’intera Nazione. Per ultimo, Apollonio ha ricordato Susanna Crispino, avvocatessa e fervida sostenitrice dell’antimafia, simbolo dell’impegno contro ogni forma di mafia.

Una piccola rappresentanza del presidio di Alberobello di Libera, ha infine portato la propria testimonianza nel Chiostro di San Domenico. La stessa ha spiegato il modus operandi dell’associazione a livello nazionale sino a giungere all’elenco degli obiettivi e delle attività locali, che quotidianamente svolgono a contatto con i ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado. 

E infine, quei nomi. I 69 nomi di persone innocenti uccise dalle mafie. Dalla Professoressa Giulia Basile, sono stati letti, ad un pubblico commosso, che indubbiamente sentirà risuonare nella propria testa e nella propria coscienza, il monito all’impegno e alla memoria.
“… A voi tutte, vittime innocenti di mafia, delle quali non abbiamo ancora notizie, va la nostra memoria e il nostro impegno.”

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