Candè All' òve: Agricultura recupera la tradizione sulle orme dei briganti

03 31 agricultura folla chitarre copyNOCI  (Bari) - Tra rievocazione storica e innovazione delle antiche tradizioni si è mosso l' evento "Candè All' Ovè", organizzato dall' associazione Agricultura e svoltosi sabato 31 marzo. Come da tradizione, infatti, il sabato santo un numerosissimo gruppo di nocesi ha partecipato al rito che prevede che si giri per le masserie cantando canti popolari per richiedere i prodotti della nostra terra e dei nostri allevamenti, in particolare le uova, simbolo pasquale di resurrezione e auspicio di rinascita.

A partire dal Circolo Ippico Monaci, il percorso si è snodato per circa 2 km tra le masserie Monaci Nuova e Monaci vecchia, alle porte03 31 agricultura uova delle quali il gruppo si è fermato per "cantare alle uova", ricevendole dai proprietari delle masserie insieme a prodotti caseari. Con chitarre, tamorre, tamburi e strumenti d' improvvisazione come coperchi di pentole, l' antichissimo rito è stato messo in atto per la gioia degli adulti e, soprattutto, dei bambini. Insieme alla rievocazione della tradizione del "candè all' òve", durante l' itinerario sono state ripercorse, grazie agli interventi di Antonio Natile, le gesta del brigantaggio postunitario nella murgia dei trulli, fortemente legate alla masseria Monaci Vecchia.

03 31 agricultura targaInfatti, come sostenuto da Antonio Natile, il nostro agro ha vissuto da protagonista il periodo del brigantaggio postunitario degli anni dal 1861 al 1863: proprio nella Masseria Monaci Vecchia, il 1 dicembre del 1862, si radunarono circa 200 briganti. Ivi, 9 di questi furono fucilati esemplarmente dalle forze poliziesche del neonato regno d' Italia. Questo evento, tra i primi che segnarono la repressione del fenomeno del brigantaggio nella murgia sud-orientale, testimonia quanto le masseria fossero importanti in quell' epoca, in quanto sedi di rifornimento e ristoro, e allo stesso tempo quanto il ceto contadino, dopo secoli di privazioni e stenti, appoggiasse i briganti e il progetto della restaurazione del regno Borbonico. Al giorno d'oggi, una targa posta sulla chiesetta rupestre della masseria Monaci Vecchia commemora i nove briganti fucilati (in foto).

Oltre che della collaborazione di Natile, Agricultura si è avvalsa del sapiente contributo di Vito Zito il 03 31 agricultura annagentilequale, dopo aver informato del proprio lavoro di ricerca per il Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi in merito alla nomenclatura dialettale delle erbee spontanee, ha tenuto una piccola lezione, soprattutto ai bambini, sulle piante selvatiche eduli di questo periodo dell' anno. In aggiunta, la food blogger Anna Gentile "The Nice" ha parlato ai bambini della tradizione pasquale de "U' sòrge 'mbìse", facendo poi assaggiare loro alcuni dolci da lei preparati. A chiusura dell' evento, infatti, l' associazione nocese ha organizzato un momento di gioia e di convivialità, in cui gli ospiti hanno potuto assaggiare vino novello, patate e cipolle alla cenere e soprattutto le uova e i prodotti caseari guadagnati cantando, come da tradizione, per le masserie dell' agro nocese. 

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