Educazione alla responsabilità e alla comunità: inaugurata la 1A Senza Zaino alla Positano

04 19 senza zaino taglio nastroNOCI (Bari) - Si è celebrata martedì 17 aprile, presso l’ aula magna della scuola primaria “F. Positano”, la cerimonia di inaugurazione della classe 1A Senza Zaino. Il progetto didattico, che mira ad una scuola comunitaria sulle orme della responsabilità e dell’ ospitalità, è stato già dall’ anno scorso applicato alle classi prime della scuola primaria. Notati e consolidati i frutti positivi del modello “Senza Zaino”, questo sarà anche ampliato alla scuola dell’ infanzia all’ anno prossimo.

“Una scuola fatta per me”: queste le parole dell’ Inno del modello Senza Zaino “la scuola che c’è” cantato dagli alunni della 1A per aprire l’04 19 senza zaino relatori 1 copyinaugurazione della propria classe che vede applicato il metodo di didattica innovativa. Dopo la proiezione di un video che, tramite alcune fotografie, ha mostrato come vengano messe in pratica le attività previste dal metodo e dopo l’indirizzo di saluto della Dirigente Scolastica Lenella Breveglieri, la parola è passata ai numerosi e degni di nota relatori. Prima fra tutti la dott.ssa Mariapaola Pietropaolo, referente regionale 04 19 senza zaino mariapaola pietropaolo copy“Senza Zaino”, la quale ha illustrato come tale modello sia una realtà molto consistente sia a livello nazionale sia a livello regionale e locale. In Italia, infatti, Senza Zaino conta 413 scuole e 220 istituti in cui viene applicato. In questo scenario nazionale, la Puglia si colloca come seconda regione per densità di scuole senza zaino; spicca per numerosità la provincia di Bari. Il modello, inoltre, si avvale di studi al livello accademico atti a dimostrarne la scientificità e la validità, insieme a una rete di relazioni che coinvolgono anche l’ ANCI e la Confartigianato. Il progetto, come ben espresso dal Sen. Piero Liuzzi, è quello di “guardare al futuro come missione di vita”, nell’ ottica di una scuola “smaterializzata” dallo zaino della tradizione che guardi all’ immaterialità dell’ avvenire con interesse, attenzione e fiducia.04 19 senza zaino relatori 2 copy

A conferma di quanto esposto è intervenuta la dott.ssa Antonella Montone, docente presso l’ università degli Studi di Bari. Presso le aule della facoltà di Scienze della Formazione Primaria, infatti, è stata allestita una vera e propria classe sul modello “Senza Zaino” per la formazione del personale docente. Ha, infine, sottolineato l’importanza di una scuola che sia al passo con l’ innovazione sociale, in cui i bambini siano protagonisti di tale progresso e dell’ attività didattica. E’ stata poi la volta dei saluti istituzionali dell’ assessore alla cultura dott.ssa Lorita Tinelli, la quale si è complimentata con il comprensivo “Gallo-Positano” per aver ancora una volta creduto in questo progetto, invitando le famiglie a starne vicine in modo tale da cambiare, con l’ avanzare del tempo, la nostra cultura e la nostra società. Ultimi interventi quelli dell’ architetto Irma Miccolis, che ha spiegato i motivi a fondamento della pianificazione dell’ aula nelle sue varie componenti, e della dott.ssa Marta Dongiovanni, Presidente dell’ Associazione dei genitori del Comprensivo, la quale ha sottolineato l’ emozione e l’orgoglio per il consolidamento del progetto e l’ importanza della circolarità scuola-famiglia.

Dopo aver finalmente tagliato il nastro inaugurale della classe 1A, all’ interno della stessa è seguito un momento in cui gli alunni hanno spiegato04 19 senza zaino aula04 19 senza zaino presentazione ambienti la funzione degli ambienti e l’ organizzazione delle attività. Non vi sono più la cattedra e i banchi nella Scuola Senza Zaino, ma esclusivamente tavoli più grandi di condivisione, in cui gruppi di lavoro sono seguiti nell’ apprendimento dal personale docente che li affianca. Niente più astucci, libri e zaini: a questo si sostituiscono materiale di cancelleria di tutti e per tutti, quaderni di lavoro e cartelle uguali per ogni studente. Anche la suddivisione degli spazi risponde a motivi ben precisi: dall’ Agorà, in cui i bambini possono dedicarsi alla propria individualità e riunirsi per decidere insieme ai docenti le attività della giornata, ai tavoli comunitari, in cui la condivisione è centrale, tutto risponde alle tre parole d’ordine della Scuola Senza Zaino. Responsabilità, ospitalità e comunità i cardini del metodo che, a detta dei genitori degli stessi alunni, ha già in pochi mesi dato i suoi frutti, iniziando ad educare i bambini all’ essere i cittadini del domani. 
(in foto in basso il taglio della torta da parte delle docenti, della dirigente scolastica, della dott.ssa Pietropaolo e del Sen. Liuzzi)

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