Io sorrido! E tu?: l’incontro dell’Uten sulla cura delle patologie odontoiatriche

12 17 uteniosorrido 5NOCI (Bari) - Si è svolto lo scorso 15 dicembre nel chiostro di San Domenico l’incontro scientifico-divulgativo promosso dall’Uten (università della terza età) riguardante la diagnosi e la cura delle più diffuse patologie odontoiatriche. La tecnologia avanza e la medicina dev’essere la prima ad avvalersene! Oggi quindi, tali patologie possono essere prevenute e curate con l’ausilio di nuove apparecchiature digitali che oltre ad un’assoluta precisione, implicano un’accelerazione dei tempi di diagnosi e cura, senza trascurare l’aspetto risparmio. L’incontro, moderato dal dottor Antonello D’Attoma (affermato neuropsichiatra) non poteva naturalmente prescindere dalla presenza di professionisti competenti nel campo a vario titolo. Sono intervenuti infatti il dottor Ubaldo Loperfido (medico chirurgo odontoiatra), il dottor Massimo Manzo (medico chirurgo odontoiatra), la dottoressa Olga Maggi (igienista dentale) e il dottor Francesco Lofoco (odontotecnico)

12 17 uteniosorrido 10Nei suoi saluti iniziali, il presidente dell’Uten Cesareo Putignano, ha dichiarato di tenere particolarmente a questa serie di eventi scientifico-divulgativi volti a sensibilizzare iscritti, docenti ma anche l’intera cittadinanza che voglia parteciparvi alla cura della salute che va assolutamente curata e preservata.

Il dottor Antonello D’Attoma, noto neuropsichiatra, ha introdotto la serata e moderato gli interventi dichiarando che: “Il sorriso è una delle esperienze più belle che possano mai coinvolgere l’essere umano: un punto d’incontro nodale tra psiche ed anima. Il sorriso ci permette di acquistare energie e provoca benefici all’intero corpo. Sorridere attiva il rilascio di endorfine: sostanze chimiche prodotte dal cervello che potremmo considerare dei “neurotrasmettitori di benessere “, molto simili alla morfina con il suo effetto analgesico. Come possiamo facilmente dedurre, spesso non c’è bisogno di ricorrere a sostanze artificiali per il benessere interiore: basta solo saper accuratamente stimolare il nostro organismo a produrne autonomamente. Il sorriso è anche una delle primissime esperienze che facciamo dopo la nascita: la mamma ci sorride tenendoci tra le braccia e noi, per imitazione sorridiamo a nostra volta. Avere un bel sorriso, una “bocca curata” ci aiuta ad interfacciarci meglio anche con gli altri, perché siamo senza dubbio più sicuri di noi. La bocca ci permette di mangiare, e come confermeranno i medici qui presenti è al suo interno che avviene la prima digestione. Ma la bocca non è soltanto la porta da cui entra il cibo: è anche la porta da cui escono i sentimenti sotto forma di parole. Andando a ritroso nella storia, possiamo affermare con sicurezza che l’homo erectus sia diventato homo sapiens nel momento in cui si è appropriato dell’uso del linguaggio e conseguentemente della capacità di raccontare se stesso”. 

12 17 uteniosorrido 17D’Attoma non ha fatto mistero del fatto che un tempo il mestiere di dentista fosse esercitato prevalentemente da barbieri che lasciavano di “far barba e capelli “ ad un cliente per andare in un’altra stanzetta a cavare il dente a qualcuno che sopraggiungeva con urgenza dolorante. Dentisti improvvisati insomma, con norme igieniche pari a zero. Oggi fortunatamente non è più così e non esiste il singolo dentista ma veri e propri team di professionisti e ciascuno, in base alle sue specifiche competenze, prende in carico il paziente garantendogli delle cure a tutto tondo.
“Noi di Qdental siamo una vera e propria squadra” - ha infatti dichiarato il dottor Ubaldo Loperfido- “Cerchiamo di fare in modo che tra di noi ci sia la massima collaborazione e ci consultiamo tutti assieme per garantire al paziente la massima professionalità e la massima efficacia delle cure”. 

12 17 uteniosorrido 18Loperfido ha ricordato che oggi è sciocco aver paura e sudare freddo quando si tratta di doversi rivolgere ad un dentista, perché le modernissime tecnologie permettono addirittura ad un paziente che magari abbia necessità di dover sostituire un gran numero di denti (e in molti casi anche tutti) di entrare al mattino e uscirne in serata o al massimo il giorno dopo già con impianti o protesi.
Il dottor Massimo Manzo, paradontolgo, ha spiegato quale sia il suo compito: quello di cercare in ogni modo di preservare i denti, cercando di evitare quell’estrazione che un tempo non si esitava a praticare. “La periomedicina è una branca che si occupa dei rapporti che intercorrono tra placca e tartaro e che possono generare malattie sistemiche (che interessano cioè sistematicamente anche altri organi) come ad esempio il diabete. “Comprenderete quindi facilmente che noi dentisti siamo un po’ “medici di frontiera”. Non ci occupiamo esclusivamente della salute dei denti o del cavo orale, ma anche di intercettare in tempo determinate patologie prima che ne inneschino altre in maniera concatenata. Sarebbe lunghissimo l’elenco di patologie scaturite da una scarsa cura dei denti” - ha puntualizzato Manzo. La parola è passata poi all’igienista dentale Olga Maggi: “Il mio compito è quello di allontanare tutti i potenziali fattori di rischio per la bocca e per i denti, quali potrebbero essere alcol, fumo, cattiva masticazione, protesi incongrue, eccessivo consumo di cibi o bevande ad elevato contenuto di zuccheri e cibi che possono facilmente infiltrarsi tra gli spazi interdentali. Per la mia personale esperienza, vi posso assicurare che il 90% delle persone non sa spazzolare i denti o masticare in modo corretto. Una corretta masticazione ed un corretto spazzolamento dei denti possono sembrare piccolezze, ma non lo sono affatto perché possono anche compromettere la salute orale. Tutto è connesso ad una corretta alimentazione e al non trascurare un’igiene orale non dico maniacale ma metodica e costante, per evitare il proliferare di germi patogeni. Anche per quello che riguarda le protesi, fisse o mobili che siano, vanno sostituite almeno ogni dieci anni, perché il palato subisce inevitabilmente delle modifiche che rendono necessario riadattare la protesi. E’ anche consigliabile l’uso del filo interdentale che va a rimuovere quei residui di cibo che lo spazzolino non riesce invece ad eliminare e che si tramutano prontamente in placca o carie”. 

12 17 uteniosorrido 20L’odontotecnico Francesco Lofoco ha spostato l’attenzione su quali siano le apparecchiature digitali che possono rivelarsi tanto preziose. “E’ il caso della CB-TC, che è praticamente un’evoluzione della tac. Rispetto a quest’ultima, la CB-TC possiede raggi di minore intensità e sviluppa immagini tridimensionali che consentono di studiare il posizionamento degli impianti e di denti del giudizio da estrarre. Per quanto riguarda gli impianti, dà anche la possibilità di studiare dove vanno inserite eventuali viti di supporto, riducendo anche i tempi di intervento sulla temuta sedia del dentista. La CB-TC, seppur potrebbe apparire molto simile, non va confusa con l’ortopantografia, perché siamo a livelli di precisione decisamente più alta, che comporta anche all’emissione di raggi ionizzanti conoidali e pulsanti” - ha spiegato Lofoco. Un incontro interessantissimo insomma, che ha posto la platea di fronte alla consapevolezza di quanto sorridere sia bello e di quanta importanza rivesta la cura del proprio sorriso. Non esitiamo ad effettuare dei controlli approfonditi: potremmo stroncare sul nascere molte patologie (anche gravi) che scaturiscono da una scarsa cura dei problemi dentali.

 

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