Progetto Pon “L’uomo e il territorio: storie e storia di una comunità”

06 17 ProgettoPonUomoeTerritorio 1NOCI (Bari) - E’ stato presentato lo scorso 16 giugno, presso il Chiostro delle Clarisse il progetto Pon intitolato “L’uomo e il territorio: storie e storia di una comunità”, finanziato con Fondi Strutturali Europei, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento”- 2014-2020.
Attori principali del progetto sono stati gli alunni delle classi 5°A-B-C-D della Scuola Primaria Cappuccini. A loro si sono affiancati gli insegnanti-tutor Annalisa Villino e Samantha Lazzazzera, assieme agli esperti architetti Orazio P. Sansonetti e Maria Putignano. Fondamentale anche il contributo dello storico Pasquale Gentile, dell’architetto Ciccio Giacovelli e di Nuccio Luciani. Obiettivo del progetto? Rendere i giovani studenti consapevoli della ricchezza storica e della bellezza naturale ed architettonica (toccandole con mano) del proprio territorio, affinchè possano sentirsene maggiormente e autenticamente “figli” e cresca in loro la voglia di farsi promotori di quella che è la nostra ricchezza.

06 17 ProgettoPonUomoeTerritorio 1Ad aprire la serata è stato un canto popolare molto sentito, capace di unire davvero più generazioni e che, oseremmo dire, è divenuto l’inno per antonomasia del nostro paese: “Noci, mia bella Noci!”
Sono stati quindi gli stessi alunni a spiegare dettagliatamente quella che è stata la loro esperienza. In realtà, differenti sono stati i percorsi e le attività dei due moduli, aventi tuttavia i medesimi obiettivi: profonda conoscenza, ricerca, approfondimento  e valorizzazione di tutti gli aspetti che riguardano il territorio. Il primo modulo, assieme all’architetto Maria Putignano e all’insegnante-tutor Samantha Lazzazzera, ha effettuato una serie di percorsi storico-turistici a piedi per  colline, boschi e masserie di Noci. Delle vere e proprie lezioni “in itinere”, ispirate alla filosofia secondo cui si impara meglio toccando con mano, guardando con i propri occhi e perché no, anche meravigliandosi.

06 17 ProgettoPonUomoeTerritorio 6Al termine di questo istruttivo percorso, gli alunni hanno realizzato una maxi bochure turistica di Noci, con evidenziati i luoghi esplorati. Tra di essi, Masseria Monitilli e l’attiguo e omonimo bosco Monitilli, apprendendo quale funzione rivestivano le masserie e le aree che esse comprendevano, come ad esempio lo jazzo, usato per far scorrazzare gli animali da allevamento. I ragazzi, hanno ad esempio appreso cosa voglia dire Barsento (letteralmente “punto più alto”) e tante altre interessantissime nozioni geografiche, architettoniche e storiche sul territorio natio.

 Il secondo modulo, si è lanciato alla scoperta dell’architettura ipogea  ed epigea, sotto la guida e la supervisione dell’architetto Orazio Sansonetti e dell'insegnante Annalisa Villino. Con loro, i ragazzi hanno esplorato accuratamente il Centro Storico, segnando in una mappa le chiese e icone votive incontrate. Rotta anche verso l’Abbazia della Scala, percorrendo poi la via di San Benedetto e visitando Casaboli. E non poteva non esserci spazio anche per una memoria storica dolorosissima, ma che non dev’essere tuttavia taciuta: quella relativa al nazifascismo e all’orrore dei lager. Un lager del tutto singolare lo abbiamo avuto anche in Puglia: è la cosiddetta “casa rossa”. La sua denominazione originaria era Masseria Gigante, ma è stata così ribattezzata per il colore che la contraddistingue. Mussolini la fece costruire dapprima per gli stessi fascisti, internandovi poi tutti coloro che venivano considerati potenzialmente pericolosi dal regime. Sulle sue mura ci sono ancora scritte che inneggiano ad un sogno di libertà: “Non resterò qui per sempre!”. Nel 1949, la “casa rossa”, cessò di essere finalmente un lager, diventando museo della memoria. Si è scesi anche nelle “viscere” del territorio, esplorando la Grotta della Madonna della Croce, chiusa per oltre quarant’anni e solo da due messa in sicurezza e nuovamente visitabile.

06 17 ProgettoPonUomoeTerritorio 4Uno degli alunni, si è occupato di compendiare in un file audio-video tutto ciò che è stato visto e appreso. Particolarmente suggestivo è stato vedere gli studenti recitare la parte della guida turistica, che forniva informazioni circa determinati siti e dei turisti a suo seguito che sottoponevano le loro curiosità. A fine serata, un regalo dell’architetto Sansonetti per i ragazzi con cui ha condiviso questa formativa esperienza ma anche per l’intera platea: un video di tre minuti riassuntivo dell’intero progetto. I ringraziamenti sono stati rivolti anche al collega Ciccio Giacovelli, allo storico Pasquale Gentile e a Nuccio Luciani. Piccola curiosità: Luciani ha trasportato i ragazzi indietro nel tempo, ricreando una fedele simulazione del “guaio della Madonna” (che altro non era che l’ernia, inguinale o ombellicale). Fino al 1991, i piccoli che soffrivano di ernia, venivano fatti passare attraverso i rami di un albero di quercia.

L’espressione felice e soddisfatta dei ragazzi,così come quella dipinta sui volti di insegnanti ed esperti che hanno condotto questa avventura, la dice lunga su quanto arricchisca lanciarsi alla scoperta dei “segreti” del proprio territorio. E' importante che venga  tramesso ai giovani l'amore per la costante conoscenza di quella che è "casa loro" ma "più in grande" e  in queste mani fresche di nuove scoperte, è consegnato il futuro turistico di Noci.

Educazione

© RIPRODUZIONE RISERVATA