In tale trasmissione si è parlato innanzitutto del dolore che affligge le tante famiglie e parenti delle vittime, i numeri parlano chiaro, nel mondo ogni anno sono circa 1.600.000 i morti e 300.000.000 i feriti, in Italia, nello scorso anno, i decessi su strada sono stati 5.840 per una media di 16 morti ogni giorno. Numeri spaventosi che fanno fermare il tempo dei bei ricordi a tante famiglie, si è discusso nel Talk Show del ruolo attivo di tante associazioni impegnate nelle campagne di sensibilizzazioni, i parenti delle vittime chiedono celerità dei processi e che i giudici si mettano la mano sul cuore come da buoni padri di famiglia prima di sentenziare e rifare del male per una seconda volta a chi aspetta, dopo anni, giustizia.
MACHA IVONE - L'infermiera Macha Ivone ha rappresentato l'immagine di quella professione importante, il braccio destro del medico del 118, Macha a spiegato qual è il suo ruolo, in primis l'istruzione formativa che viene effettuata con corsi e mini lauree, le lezioni pratico teoriche, la messa in pronta partenza del vano d'intervento mobile dell'autolettiga, nel tenere le attrezzature efficienti, Monitor, bombole d'ossigeno, borsoni pronti con tutti i farmaci salva vita. "Il nostro lavoro", ha continuato Macha, "a volte è messo a dura prova, ma l'abnegazione nel voler bene al prossimo, anche quando sei vessato da chi non ti rispetta per quello che fai lo fa passare in secondo piano, noi giovani e nuove leve di operatori di primo intervento abbiamo fatto un voto di amare prima la vita degli altri e poi la nostra, come ai Vigili del Fuoco, tante volte ci trasformiamo anche in assistenti sociale durante l'intervento e all'arrivo dei parenti nei pronti soccorsi."
COSIMO SIBILIA - Il Capo Squadra Cosimo Sibilia, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari, ha ribadito che la sinergia nell'intervento è importantissimo, essere coordinati con gli operatori del 118 ed effettuare corsi di primo intervento è il primo elemento utile a salvare tante vite umane, specie nei sinistri stradali dove il tempo è fondamentale e subito si deve intervenire procurando quanto meno possibile altri traumi a chi si deve estricare, liberare dalle lamiere contorte. Tanti di noi effettuano corsi di BLS e di BLSD, a volte ci troviamo in condizioni tali che, per salvare una persona, dobbiamo intervenire fino all'arrivo del medico e dell'infermiere. IL tutto preparandoci con lezioni pratico e teoriche che trovano la possibilità di essere dimostrate agli studenti con le lezioni tenute dall'associazione "Vivi la Strada .it".
PIERO CONSOLE - La storia di Piero Console, Vittima lesa da un incidente stradale ha commosso anche la conduttrice Paola Russo, Piero è stato chiaro ammettendo le sue colpe, ribadendo che i consigli dei genitori, delle persone adulte con esperienza di vita devono essere tenute in considerazione. Ha spiegato come si è procurato un danno irreparabile alla sua persona, la sofferenza della mamma e di suo fratello che lo aiutano in tutte le sue faccende, anche in quelle personali, Piero a detto che gli amici lo hanno abbandonato e lui ora è costretto a vivere con il suo disagio fisico non potendo essere autosufficiente. Inoltre ha consigliato ai giovani, e a tutti gli utenti della strada, di non bere se ci si mette al volante! Dicendo "GUARDATE ME come sono leso!".
ANTONIO MIANI - Il Dott. Antonio Miani, medico legale, nel suo intervento ha sottolineato che, in caso di decesso, l'intervento del medico legale sul luogo del sinistro è fondamentale per fornire al Giudice la realtà fattuale dell'accadimento, attraverso la prova fotografica del luogo ove è accaduto il sinistro, la posizione del cadavere ed i segni lasciati sul corpo nonché attraverso l'esame esterno e l'eventuale autopsia, detto esame irripetibile, che viene disposta dal magistrato in particolari circostanze per stabilire con esattezza la causa della morte.
Il Dott. Miani ha, altresì, precisato che il luogo dove è avvenuto il sinistro non deve essere assolutamente "contaminato" da estranei e curiosi, le forze di polizia devono presidiare l'area ove si è verificato l'incidente senza che venga spostato e/o rimosso alcunché solo così, ha continuato il medico legale, possiamo raccogliere quante più prove utili al lavoro degli inquirenti e del magistrato.
TIZIANA GIGANTESCO - Il Giudice di Pace, avv. Tiziana Gigantesco, ha messo in evidenza il lavoro attento svolto dal giudicante, nelle diverse competenze, per arrivare alla verità e rispondere alla domanda di giustizia con una sentenza giusta, nel contraddittorio rituale delle parti. I genitori dei ragazzi sanzionati a volte addebitano alle forze dell'ordine comportamenti vessatori e sanzionatori senza considerare, ha spiegato il Giudice di Pace, che il rispetto delle regole e l'osservanza delle norme contenute nel Codice della Strada sono da ricercarsi ancorché da criticare atteso che sono norme che riguardano la tutela e la salvaguardia dell'individuo e della collettività. I giovani devono riconoscere agli agenti accertatori il ruolo a loro affidato di prevenzione e salvaguardia prima di tutto degli stessi ragazzi che, come gli adulti, se trasgrediscono devono essere sanzionati non per la mera applicazione della norma ma perché l'errore non venga ripetuto e si presti attenzione al rispetto di regole comportamentali che salvano la vita, come ben sintetizzato dallo slogan di un padre che ha detto "Meglio che mio figlio torni senza patente che la patente senza mio figlio".
La dott.ssa Gigantesco ha, infine, spiegato il complesso iter processuale ed il lavoro che sottende allo stesso, le indagini, le verifiche, gli accertamenti che vengono portati all'attenzione del magistrato e formano il quadro probatorio che determinerà il pronunciamento della sentenza senza omettere di invitare tutti a rispettare il dovere civico di rendere testimonianza, di cui non bisogna avere alcun timore, dovere imprescindibile nel caso in cui si assista ad un incidente stradale atteso che anche un piccolo particolare riferito agli operatori di giustizia può contribuire all'affermazione della verità.
TONIO COLADONATO - Tonio Coladonato ha approfittano di questa occasione per promuovere il vero volontariato, ha dichiarato di avere l'ascolto di tante famiglie affrante dal DOLORE, dicendo anche che grossi enti regionali, provinciali e locali no elargiscono fondi e se lo fanno vengono mal sfruttati tanto da non suscitare il ricordo delle iniziative a nessuno.
Da agosto 2009 "Vivi la Strada .it", sarà più vicina alla commissione europea, avendo una sede a Bruxelles, sperando che i nostri progetti, che in Puglia non vengono nemmeno considerati, possano essere finanziati, adesso non ci resta solo che pregare che la grande famiglia dei parenti delle vittime della strada non si allarghi.