Incontro al futuro: progetti, idee e proposte delle eccellenze nel campo dell’Agrifood

12 05 IncontroAlFuturo 1NOCI (Bari)- Lo scorso 3 dicembre, a partire dalle ore 19:00, docenti e ricercatori dell’Università di Bari si sono ritrovati presso i Laboratori Urbani “BaLab” all’interno del Complesso di San Domenico. Qui si è inaugurato il ciclo di aperitivi dell’innovazione denominato “INCONTRO AL FUTURO – L’innovazione prima dei pasti” - L’iniziativa rientra tra le attività promosse dal Centro di Eccellenza “Per l’Innovazione e la Creatività” che si prefigge l’obiettivo di far incontrare, in un clima totalmente distensivo ed informale, ricercatori, imprenditori, inventori e persone desiderose di conoscere più approfonditamente le realtà presenti sul proprio territorio. Si tratterà di una serie serate in cui si coltiveranno idee e proposte, dalle quali potrà nascere sicuramente qualcosa di buono ed importante per il nostro paese. Il tema scelto per la serata inaugurale è stato quello molto articolato (ma che sicuramente merita di essere conosciuto) dell’Agrifood. Promotore dell’evento è EIT Food, il consorzio pan-europeo, che intende trasformare positivamente l’ecosistema alimentare supportando e promuovendo iniziative volte alla salvaguardia dell’ambiente, al miglioramento della qualità del cibo e conseguentemente anche dalla salute. Tutto ciò in collaborazione con il Comune di Noci che aveva già divulgato nei mesi scorsi il manifesto “Noci Città Sana”. A moderare i vari interventi è stato Gianluigi De Gennaro, Presidente del Centro di Eccellenza “Per l’Innovazione e la Creatività”. Sono intervenuti anche la Consigiera comunale  Barbara Lucia (con delega alle Politiche Giovanili) e l'assessore  Natale Conforti (che si occupa delle Attività Produttive e delle Politiche del Lavoro). Special guest della serata lo chef Pasquale Fatalino, ormai leggenda nel campo della ristorazione nocese.

 12 05 IncontroAlFuturo 6E’ stata l’assessore Barbara Lucia a spiegare molto eloquentemente l’obiettivo dell’incontro: “Mi preme soffermarmi su tre punti fondamentali per consentirvi di comprendere pienamente l’importanza dell’iniziativa. Innanzitutto sono felicissima che per la prima volta i BaLab vengano usati per lo scopo con cui erano stati pensati: rappresentare un luogo dove attraverso l’incontro vengano coltivate idee che diventino poi concretezza. In secondo luogo, come tutti ben sapete, quello agroalimentare è un settore trainante per Noci, che si fregia del titolo di “città dell’enogastronomia”. E’ un settore in cui vorrei che davvero i giovani investissero le loro idee e le loro capacità: è giusto che sia visto come un’opportunità. Ma l’agroalimentare è anche un settore di sfide: e la prima dev’essere quella di andare ad “innestare” su un patrimonio antico quell’innovazione che può preservarlo garantendogli continuità nel tempo”.

Dopo l’assessore Lucia, è intervenuto Gianluigi De Gennaro, che ha definito il BaLab di Noci come “Il più giovane cronologicamente, ma anche quello che rappresenta la sfida maggiore, proprio perché sito in una piccola città che però si proietta verso una crescita sempre maggiore”.
De Gennaro ha poi specificato che la scelta di un clima informale, rilassane e distensivo (molto diverso da quello pesante e serioso dei convegni) è stata voluta, allo scopo di mettere tutti a proprio agio.
La Dott.ssa Barbara De Ruggieri ha spiegato in maniera più approfondita qual è il compito dell’EIT FOOD: “Abbiamo ben 12 comunità tematiche e ci occupiamo di catalizzare le spinte imprenditoriali in modo da trasformarle in innovazioni che rendano possibile la crescita del sistema anche economico. Supportiamo studenti, neo laureati, dottori di ricerca e startupper con una serie di importanti iniziative: corsi formativi, scuole reali e virtuali ma anche sostanziosi premi in denaro che possono rappresentare degli investimenti per chi è realmente meritevole!”
De Gennaro si è ricollegato poi al discorso già accennato dall’assessore Barbara Lucia, in merito alle sfide che il settore agroalimentare deve sostenere. Quella più impellente è il come sfamare nove milioni di persone nel mondo. Si tratta però di sfamarle non con cibo scadente, il classico “cibo spazzatura”, ma con cibo di qualità. Perché un cibo scadente porta a tutta una serie di danni non solo fisici ma anche sociali. Porre rimedio ai problemi di salute che insorgono se non ci si alimenta correttamente, incide pesantemente anche sulla società e sull’economia.

Altra importante sfida è il rispetto dell’ambiente, ottenibile attraverso un’agricoltura biologica che sia però anche di precisione. Infine, bisogna combattere lo spreco alimentare che oggi dilaga, arginando la dicotomia tra la fascia di popolazione affetta da obesità e quella che per contro non ha di che sfamarsi. A queste sfide, i ricercatori hanno offerto le loro personali risposte. Ciascun relatore ha avuto a disposizione soli 4 minuti per illustrare il proprio progetto o oggetto di ricerca. Allo scadere del tempo, una musica partiva automaticamente per segnalare il momento di passare il testimone al relatore successivo. Tante le tematiche toccate: dall’urgenza di tutelare al massimo la biodiversità, lasciando morire meno piante possibile, alla selezione di lieviti autoctoni. Interessante è stato anche apprendere come gli alimenti siano in grado di modulare il nostro stato di salute. Gli acidi oleici infatti (in particolare l’olio d’oliva) ridurrebbero sensibilmente il rischio di infiammazioni e di cancro al colon e all’intestino.

12 05 IncontroAlFuturo 3Importante è stato l’intervento dello chef Pasquale Fatalino, ormai diventato un’icona della cucina nocese anche da di fuori della stessa Puglia. Lo abbiamo visto pochi giorni fa ospitare la troupe del programma “Linea Verde” nella sua “Antica Locanda” e non si contano ormai più i premi e i riconoscimenti da lui ottenuti.
Con grande semplicità ed efficacia, Fatalino ha parlato dell’importanza della cottura: “Evitiamo le cotture aggressive motivate unicamente dal dover portare in fretta il piatto in tavola. Tali cotture rendono i cibi cancerogeni, quindi cuocere in maniera lenta e controllata, così da poter conservare i cibi anche un po’ più a lungo!”
Lo chef ha svelato anche altri piccoli ma preziosi accorgimenti: “Scegliete sempre il cibo biologico, perché è certamente più sano. E non disdegnate di premiare il contadino che attua tecniche biologiche anche se i suoi prodotti costano qualcosina in più. Ricordate che andrete comunque a guadagnarci in salute! Al supermercato, leggete sempre accuratamente le etichette e dal fruttivendolo chiedete sempre la provenienza della frutta e della verdura che state per acquistare. Non demonizzate l’olio d’oliva: il fatto che sia presente in tutte le diete, significa che fa davvero bene. Mangiate poco di tutto e mangiate sempre in modo sano!”

La seconda parte della serata è stata tutta dedicata ad interventi più tecnici, relativi alla gestione delle aziende. Dall’uso del biostimolante a base di alghe marine a tecnologie assolutamente innovative che rappresentano un validissimo aiuto per l’agricoltore, facendogli risparmiare tempo e consentendogli di ottenere informazioni precisissime in tempo reale.
Anche al pubblico è stata data la possibilità di intervenire con osservazioni e domande. E’ stato l’assessore a chiudere la serata con i ringraziamenti a tutti coloro che l’hanno resa possibile.
Ma che aperitivo sarebbe stato senza un ricco buffet di bevande e prelibatezze made in Puglia?

 

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