Maria Montessori e la scuola di oggi: un incontro ancora possibile

11 12 IncontroStudiMontesseriani NOCI – Lo scorso 10 novembre, a Noci, presso il Chiostro di San Domenico, a partire dalle ore 15:30 si è tenuto incontro di studi montessoriani organizzato dall’Istituto Comprensivo Pascoli - Cappuccini, col patrocinio de Comune di Noci e con il contributo di diversi altri partner.

11 12 IncontroSudiMontessoriE’ stata la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Pascoli- Cappuccini, Antonia Sasanelli, a rivestire il ruolo di moderatrice della serata, dopo i saluti iniziali del Sindaco Domenico Nisi. La lodevole iniziativa ha voluto rispondere a tante domande fondamentali per quel che concerne la nostra scuola (soprattutto quella per l’infanzia). E’ possibile far incontrare la scuola odierna con il rivoluzionario metodo educativo messo a punto da Maria Montessori? Tra tutti, è stato questo l’interrogativo cruciale.
Sembrerebbe impossibile che Maria Montessori, medico, insegnante e soprattutto educatrice, nata nel 1870 e scomparsa nel 1952, abbia ancora tanto da dire alla scuola del 2021. Eppure, ella può ancora indicare una strada maestra da seguire, affinchè si possa ancora cogliere nel bambino di oggi l’uomo di domani e aiutare quest’ultimo a emergere. Dopo una pandemia che ha messo a dura prova la scuola tutta (personale docente e non e soprattutto alunni) è più che mai indispensabile riprendere in mano le redini della situazione. La Montessori fu in tutti i sensi una pioniera. Unica donna all’epoca nel suo corso di studia di medicina, non ebbe alcuna remora nel rompere schemi e convenzioni sociali che impedivano di progredire culturalmente, socialmente e soprattutto sul piano pedagogico- cognitivo. La Montessori è colei che più di tutti ha creduto in quel bambino che per la società del tempo era da relegare tra gli ultimi, considerato nient’altro che un uomo in miniatura e non una creatura che occorresse accompagnare verso l’età adulta nei tempi e con i modi giusti. Un metodo rivoluzionario, futuristico a tal punto da rivelarsi valido ancora oggi. Certo, occorre un rivisitazione applicabile alla scuola e alla società odierna, ma grosso modo i bisogni di un bambino restano gli stessi e Maria Montessori non può certo essere smentita anche nel 2021 nel suo asserire che bisogna fare un ottimo lavoro con i bambini se si vuole formare una società di uomini e donne valide. Nel corso dell’evento tenutosi presso il Chiostro di San Domenico, la presenza di Maria Montessori si è percepita chiaramente, nonostante non sia più tra noi ormai da 69 anni. Tantissimi e di grande spessore gli interventi che si sono susseguiti, alla presenza dell’intero mondo della scuola: docenti, dirigenti e collaboratori scolastici. Il primo a prendere la parola è stato il Coordinatore dei Dirigenti Tecnici USR Puglia, Francesco Forliano, che con dati statistici alla mano, ha voluto fare un po’ il punto sulla situazione scuola e sul sistema 0-6, sulla base delle autovalutazioni chieste a diversi istituti. Il Dott. Forliano ha parlato delle nuove sfide educative a cui guardare, tutte aventi per obiettivo principale il benessere del bambino. 11 12 IncontroMontesoriDottoressaIntiniUn interessante contributo video è stato inviato dalla Dott.ssa Betta Intini, pediatra nocese notissima non solo per le sue capacità professionali ma anche per la sua umanità. Essendo, un medico (proprio come la Montessori), la Dott.ssa Intini ha sottolineato come abbiano del miracoloso sia il cambiamento del corpo di un bambino che l’evoluzione della sua mente. Due metamorfosi interconnesse e complementari. La Dott.ssa si è detta inoltre convinta che la terapia, il curare, non debba comprendere solo una serie di tecnicismi medici, ma abbracciare un’idea più ampia del “prendersi cura”. Espressione ben più completa del semplice “curare”. E in un certo senso anche l’insegnante-educatore riveste il ruolo di terapeuta, di colui che si prende cura di quei meravigliosi germogli che sono i bambini. “Un vero peccato che perfino il Giappone abbia ad oggi un numero di scuole montessoriane rispetto all’Italia”- ha evidenziato la Dott.ssa Intini.
La parola è poi passata alla Prof.ssa Valeria Rossini, docente di pedagogia presso l’Università di Bari e autrice di un libro dedicato proprio alla Montessori, dal titolo “Una vita per l’infanzia, una lezione da realizzare”.
Anche la Prof.ssa Rossini si è detta convinta che i bisogni del bambino di oggi non siano tanto diversi da quelli del bambino sul quale, ai tempi, la Montessori aveva concentrato tutte le sue energie. Il bambino ha bisogno di essere felice, ma non è affatto semplice stabilire cosa lo renda tale. E’ una sfida cercare di scoprirlo quotidianamente e di metterlo in pratica. La cosa certa però, è che un bambino è felice solo se lo è anche l’adulto. Importante è stato l’intervento della Dirigente scolastica Maria Dentamaro, che ha coraggiosamente voluto portare nella sua scola l’esperienza montessoriana, non senza tutte le difficoltà del caso.
Le sezioni montessoriane continuano a essere poco diffuse perché i costi sono particolarmente onerosi e i corsi impegnerebbero i docenti (già di loro oberati di lavoro) per un gran numero di ore. Ciò nonostantre, la Dentamaro è riuscita ad aprire ben cinque sezioni montessoriane nel senso stretto del termine. La Dott.ssa Rosy Paparella, intervenuta in rappresentanza del CAV Andromeda, ha messo in evidenza i molteplici disagi che i bambini hanno vissuto e continuano a vivere anche a seguito della pandemia. Un “bambino rotto” che bisogna “riparare” con impegno e amore, curando soprattutto le relazioni umane e interpersonali. L’ultimo intervento è stato quello dell’Architetto Natuzzi, e si è naturalmente concentrato sull’architettura “a misura di bimbo” e soprattutto sostenibile, fortemente voluta dalla Montessori. La viva partecipazione a questo emozionante incontro è stata la testimonianza che anche la scuola, come la società tutta, è ansiosa di ricominciare.

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