A “Chiostri e Inchiostri” Nadia Lauricella racconta come ha trasformato la propria disabilità nella sua quotidiana normalità

07 31 Nadia Lauricella ChiostriNOCI – Sui social, dove si fa chiamare “ironadia” ha oltre 80.000 followers. Lei è Nadia Lauricella, giovane influencer siciliana nata focomelica, ossia senza braccia, con la colonna vertebrale incurvata e gli arti inferiori solo parzialmente sviluppati. Ma questo non le ha impedisce di sorridere alla vita e di amarla follemente. Ospite del festival “Chiostri e Inchiostri”, la Lauricella, dialogando con Francesca Bottalico, Assessora al Welfare e con Angela Gentile, ha emozionato il pubblico di Largo Albanese ieri sera alle 21:00, con il racconto della sua rinascita spirituale, frutto di una sconfinata e ammirevole forza interiore.

Per i genitori e per le insegnanti, durante la sua infanzia, Nadia era una bambina come le altre. Il problema dell’essere “diversa” si è presentato in maniera importante e quasi schiacciante durante l’adolescenza, una fase già di per sé critica e delicatissima nella vita di ognuno di noi. Gli altri si impegnavano nello sport e a Nadia veniva detto che non poteva; le coetanee vivevano le prime storie d’amore e Nadia no, perché non si sentiva abbastanza, negandosi questi sentimenti. Gli altri facevano il primo ingresso nel mondo del lavoro e Nadia si ritrovava ancora una volta a sentirsi dire “Non puoi”. La sua vita si riduceva a non far nulla tutto il giorno, tranne che per le uscite con le amiche, quelle vere, che le sono sempre rimaste vicine. Insomma, una vita che di certo non si addiceva a una giovane ragazza con tanta energia interiore: un’energia che richiedeva di emergere. A questo punto, un bivio si presentava di fronte a Nadia: continuare a starsene a capo chino a guardare la vita passarle di fronte oppure “riagguantarla”, riprenderne in mano le redini con tutta la grinta e la determinazione possibili. Nadia ha scelto la seconda opzione. I suoi due mantra sono diventati “Io non sono la mia disabilità” e “la mia disabilità è la mia normalità”. La giovane siciliana ha scelto di essere semplicemente Nadia, una ragazza come le altre e di cambiare forma mentis, concentrandosi non più su ciò che le mancava, ma su quello che invece possedeva, soprattutto in termini di potenziale interiore. Il classico “Io non posso” è diventato “Io ci provo”. Nadia ha accettato l’impianto di una protesi alla gamba, che prima non vedeva affatto di buon grado. Dal considerarla un qualcosa di “estraneo” al suo corpo, ha preso coscienza del fatto che quella protesi rappresentasse un aiuto. E per quanto concerne la mancanza delle braccia? No problem: Nadia avrebbe imparato ad usare i piedi al loro posto. Così, ora è in grado di fare quasi tutto: dal truccarsi all’andare perfino in moto. Gradualmente, Nadia ha iniziato a usare anche i social, e la gente si è appassionata alla sua storia di rinascita, raccontata efficacemente attraverso i post. Il numero dei followers è cresciuto a dismisura e oggi coi social Nadia ci lavora. Una delle più grandi passioni della grintosa influencer riguarda il make-up e la cura del proprio corpo: la disabilità non può e non deve impedire di valorizzare al meglio la bellezza e la femminilità di una donna, giusto? Uno dei sogni che la Lauricella ha finalmente tirato fuori dal cassetto, chiuso per tanto tempo, riguarda appunto il make-up-. L’influencer mira sviluppare una sua linea di prodotti di bellezza che possano aiutare le ragazze e le donne a valorizzarsi al meglio. Il nickname scelto da Nadia sui social, @ironadia, la dice lunga: è diventata una “ragazza d’acciao”, e non solo per via della protesi (che ha reso sempre più simile alle gambe del noto eroe del film). Una “ragazza d’acciaio” che ha foggiato la sua corazza e l’ha finalmente indossata, diventando invulnerabile. Le eroine non esistono insomma solo nei film e nei fumetti, ma anche nella vita reale: Nadia Lauricella ne è un esempio lampante. Da parte dell’influencer, si è levato forte e chiaro anche un importante appello riguardante l’inclusività. Inclusività vera, però: quella fatta non di strutture dove disabili di ogni età ammazzino il tempo colorando o disegnando come se fossero bambini, ma fatta di realtà dinamiche ed efficaci, capaci di rappresentare concretamente un aiuto e un’opportunità per persone di ogni età e affette da ogni tipi di disabilità. “Nascere disabili al Sud non deve più significare essere disabili 2 volte!”-ribadisce con forza l’influencer. Vi possiamo assicurare che, stare affianco a persone straordinarie come Nadia Lauricella, significa essere inondati da un’energia travolgente che ti fa cambiare completamente atteggiamento nei confronti della vita e degli altri. Da parte della redazione di Noci24: “Grazie e sempre forza, “ironandia”, eroina dei nostri giorni!”

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