Nell'orto pensando a Montale

07-11-orto_felice_pienoNOCI (Bari) - L'Associazione MurgiAmbiente con la collaborazione di Petali di Psiche e con il patrocinio del comune di Noci, dallo scorso 18 aprile ha attuato il progetto "Orto Felice – Percorso di Ortoterapia Biodinamica" presso il giardino della scuola dell'infanzia "G. Guarella", in via Gioia del Colle – Noci (Ba). Iniziativa, nata dalla voglia di mettere al centro il concetto di relazione e di bellezza.

Recandoci sul posto abbiamo intervistato Daniela Fusillo, Presidente dell'AMA e alcuni partecipanti. Daniela, sottolinea: "Il progetto è felice, così come il nome stesso lo indica, chiaramente con i suoi alti e bassi. Avremmo desiderato una maggiore partecipazione sia da parte della Cittadinanza sia dal Comune, sebbene dal punto di vista morale e materiale ci stia sostenendo. Forse quello che non si è compreso molto, è il risvolto sociale della stessa, perché si tratta comunque di ortoterapia, quindi i benefici vanno a vantaggio non solo dei soggetti svantaggiati, ma anche di tutti i cittadini. Questa è l'unica lamentela, magari non si è colto il vero significato dell'Orto Felice, è stato visto forse più in chiave di orto didattico oppure, probabilmente, l'iniziativa non è stata abbastanza pubblicizzata. La partecipazione è stata comunque discreta".

07-11-citazione_montale_orto_feliceLa signora Carmela, una partecipante al progetto, dichiara: "L'orto felice mi permette di stare in contatto con la natura, piantare e veder crescere i frutti della terra mi regala una sensazione di benessere indescrivibile e mi rilassa. Sono contenta di quanto è stato già fatto nell'orto e vorrei tanto che continuasse in futuro. Qui coltiviamo insalata, pomodori, zucchine, e altri ortaggi, soprattutto in base al periodo". La parola passa alla signora Franca che ci racconta: "Io nel mio orto ho voluto abbinare i fiori e gli ortaggi. Ho disposto un cartello con alcuni versi di Eugenio Montale (in foto): Portami il girasole ch'io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l'ansietà del suo volto giallino- perché penso che se la natura abbia ispirato i poeti, perché non portare quelle parole nella natura? A tal proposito vorrei ringraziare Sara Tinelli, la quale mi ha aiutato nella realizzazione della mia idea. Tra le piante che ho scelto ci sono girasoli, per il motivo della poesia, garofani americani e margherite. A casa io, come molte altre persone che abitano in paese e non hanno una campagna, non avrei mai potuto fare una cosa del genere". 

A questo punto è intervenuta Daniela, facendo notare che l'idea dei fiori è stata introdotta proprio grazie alle persone che hanno partecipato all'iniziativa. La signora Anna invece, ci dice: "Non sono molto portata, ma lo sto facendo comunque, perché è un'iniziativa bellissima, lo scopo è di educare all'ambiente e sono qui anche grazie a Carmela, che mi ha spinto a partecipare, sono molto contenta di averlo fatto"."L'Orto felice si avvale di un particolare e rivoluzionario metodo agricolo"- rileva Daniela: "Totalmente biologico e senza aggiunta di preparati chimici, nato nel 1924 in seguito ad un ciclo di conferenze tenute dal dottor Rudolf Steiner, scienziato e filosofo austriaco, si fonda sulla convinzione che sia necessaria operare assumendo una visione complessiva delle relazioni fra uomo, pianta e ciò che lo circonda.

07-11-spaventapasseri_orto_feliceL'agricoltura biodinamica è un modo per favorire l'integrazione naturale tra la natura stessa e il lavoro dell'uomo, rappresenta un metodo di lavoro che mira a utilizzare la terra in maniera meno evasiva e aggressiva cercando di creare in un campo artificiale, lo stesso rapporto di equilibrio e di autoregolamentazione che la pianta fisiologicamente crea in natura. Ecco perché mi farebbe molto piacere se l'iniziativa venisse un po' più estesa a livello sociale, perché ha vantaggi notevoli, come curare l'ansia, calmare i bambini iperattivi, s'impara a collaborare: ci si scambiano i semi, i prodotti e soltanto standoci dentro si notano i benefici. Inoltre, ci sono lezioni formative sia da parte nostra con agronomi e con esperti di agricoltura e di biodinamica sia con le psicologhe, ci segue il gruppo di Petali di Psiche, con incontri quindicinali.

L'attività pratica è svolta il martedì, il giovedì e il sabato mattina e in maniera alternata c'è sempre un incontro settimanale. Una volta quello formativo per l'orto, di orticoltura, agricoltura e biodinamica e la settimana successiva quello con le psicologhe, che monitorizzano i benefici che si possono avere. Ci sono tanti vantaggi nell'ambito del benessere, è una valida terapia, forse vale più un'ora qui sull'orto, di tante sedute. Tra i nostri utenti abbiamo persone che hanno lievi problemi di handicap e stiamo notando dei benefici, tanto che ci hanno proposto di estendere l'iniziativa sui Comuni limitrofi, perché siamo uno dei pochi comuni della Provincia di Bari, che si occupa di orto terapia, giacché orti sociali e didattici c'è sono tanti, bisogna riconoscerlo ed è un merito. Sul piano della terapia siamo un pochino indietro, ecco perché noi ci siamo fatti un po' pionieri, più su questa strada, grazie anche a Petali di Psiche, che ci sta supportando".

La Presidente ringrazia l'Amministrazione Comunale, il dirigente didattico dei due plessi "Positano" e "Cappuccini", il professor D'Elia, perché ha dato la possibilità di gestire il giardino scolastico, Katia Dongiovanni, poiché fa da tramite per le attrezzature e quant'altro, infatti, l'associazione si avvale di un piccolo aiuto comunale per acquistarle, e Giuseppe Palazzi dell'Associazione Gabbiano.

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