Terremoto in Emilia, la solidarietà prosegue sino a dicembre

10-27-an-alpiniNOCI (Bari) - Tornare a vivere. Tornare all'abitudine quotidiana di una vita normale basandosi sulle proprie forze. Questo si prefiggono di fare gli abitanti di Cento, uno dei comuni romagnoli colpiti nel maggio scorso da una scossa sismica che ne ha devastato l'abitato. Il Gruppo Culturale Akira in collaborazione con l'associazione di Protezione Civile San Pio ONLUS hanno voluto dedicare una serata alla solidarietà italiana offrendo il proprio contributo per la città di Cento.

10-27-band-per-emiliaUna serata evento per raccogliere fondi da destinare alla comunità romagnola al fine di reperire materiale didattico ed educativo, suppellettili e materiale scolastico per gli asili della città. Un obiettivo nobile che di sicuro toccherà gli animi dei nocesi. L'assenza dei due sindaci, sia quello nocese che però ha inviato il vicesindaco Stanislao Morea, che quello di Cento per motivi istituzionali legati al sisma, non ha condizionato l'evolversi della serata. Il sindaco di Cento Piero Lodi ha inviato un messaggio di ringraziamento per la solidarietà dimostrata dal comune murgiano. Presentata da Giovanni Gentile, co-organizzatore assieme al volontario Antonio Guagnano, la sala convegni di via Pio XII è stata protagonista di un momento di riflessione e di un momento di allegria allo stesso tempo. Sul palco infatti si sono alternati Sergio Bonsi Capo Servizio della Protezione Civile di Cento, e la Seven Light Band (in foto).

10-27-noci-per-centoCon Bonsi si è potuto capire meglio che tipo di emergenza è stato il terremoto nella zona della bassa padania, come si è mossa la macchina dei soccorsi e quale è stato il ruolo dei volontari durante l'emergenza. Nei giorni che sono susseguiti alla catastrofe hanno preso parte alle operazioni di soccorso circa 1400 volontari provenienti da diversi organismi (forze armate, protezione civile, etc) e da diverse parti d'Italia. Curioso è stato constatare come i primi ad arrivare nelle zone colpite dal sisma in Emilia fossero stati i volontari dell'Abruzzo e di Siena colpiti a loro volta in precedenza da terremoti e neve. Questi in 138 giorni di campo hanno accolto, fornito assistenza, garantito il minimo indispensabile, curato ed accudito circa 5600 persone sfollate ordinate in blocchi da 500 tende. «Un lavoro immane ma immensamente gratificate sia sotto il punto di vista morale, sia sotto quello profondamente umano»- ha dichiarato Bonsi. Da sottolineare l'accoglienza offerta dal vicesindaco Stanislao Morea che ha ricordato come un'esperienza simile deve accomunare tutta l'Italia e tutti gli italiani per stringersi in uno sforzo comune. «Anche se distanti centinaia di chilometri - sottolinea Morea nel suo discorso - da Noci e dai cittadini nocesi avrete il massimo sostegno possibile».

Poi spazio alla musica con il concerto live della Seven Light Band che si è esibita interpretando brani della musica leggera italiana in un repertorio che ha spaziato dagli anni '60 ad oggi. Per chi è interessato c'è ancora tempo per aderire al progetto. Per poter partecipare alla campagna di raccolta fondi l'organizzazione ha infatti deciso di pubblicare il numero di c/c bancario su cui poter effettuare le proprie donazioni. La campagna di raccolta si protrarrà sino alla metà di dicembre prossimo. Un primo passo per tornare a vivere.

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