La Murgia dei due mari

11-14-ponRiceviamo e pubblichiamo - Il risultato incredibile dell’incontrarsi delle nuove generazioni tra piccolissimi e grandi, genitori e insegnanti, dirigenti e membri dell’Ass. Culturale “Vittorio Tinelli” dalla riunione di verifica delle attività del PON “Il frutto caduto” “Legalità e cittadinanza attiva” l’11 novembre presso il Liceo scientifico a Noci!

Si è così potuto compiere il passo decisivo del riconoscere “La murgia dei due mari” nella sua decisività vitale che tutti quanti ci accoglie: la stessa terra, le stesse arie da Noci, da Putignano, da Castellana ad Alberobello, a Locorotondo, a Martina, a Cisternino, fino quasi ad Ostuni verso l’Adriatico, fino a Ceglie, e fino quasi a Grottaglie verso lo Ionio.

Dire poi che tutto è stato fuori da qualsiasi normale amministrazione, anzi oltre ogni possibilità che il fare risulti solo dai racconti che abbiamo dovuto alzare la guardia. E ricorrere ad una affermazione ancora più netta di come il fare debba imporsi a noi e noi stessi imporcelo senza alcuna pausa, se vogliamo che il raccontarlo resti indietro.

Sembrava, infatti, che la incredibile quantità di riferimenti alle attività svolte: incontrare e attraversare la terra, le vendemmie, gli incontri in aula e la pratica di poesia con “Colloqui del ritorno”, e la stessa densità del raccontare piena di particolari e di nuove espressioni, avessero quasi modo di avvicinare il ricordo delle cose fatte e addirittura, a queste, sostituirsi completamente, fino a dare ragione alle logiche della società della comunicazione e dello spettacolo, dove messa da parte a cràpe de Colette, ci si aspetta dalla Raffaella – Litizzetto di turno di ridere delle cose che fanno anche piangere, o come sarebbe stato peggio, uscire dalla riunione come se niente fosse capitato.

Non è stato così! Tutti hanno dato prova del ritrovarsi dentro il grande tema della necessità dell’incontro tra gli uomini dove la salvezza si concretizza, dove il passato e le cose fatte chiedono, alla parola, una sempre più esplicita coerenza, mentre “il frutto caduto” della nostra comunità ricerca una nuova collocazione e nuovi equilibri pratici ed etici, impone. E, massimamente, il punto critico del fare come luogo della scienza ha potuto di nuovo essere materia esplicita riconoscibile.

A queste nuove coordinazioni degli apparati educativi, attivi pure per altre sollecitazioni, i responsabili delle Istituzioni scolastiche presenti: Scuola Primaria “Cappuccini” Noci; Scuola Media “Tinelli” di Alberobello; ITAS “Basile – Caramia” di Locorotondo; IPSSAR di Castellana Grotte; IIS “L. da Vinci – G. Galilei” Noci / Gioia del Colle sono stati chiamati, nella necessità, ormai diffusa, di una nuova relazione tra il teorico e il pratico, ad una nuova responsabilità dell’educare che, tenendo assieme tutte le età dell’uomo, sia validazione permanente di quanto teoricamente deve sempre confermare coerenza e di quanto in sede pratica sia il superamento di una circostanziata difficoltà, motivo certo di crescita per tutta la nostra comunità.

Ne è scaturita una concreta necessità di confronto che se da un lato è l’espressione del nostro appartenere alle logiche della cultura che il nostro tempo matura da sé, dall’altra è la scoperta di quanta cultura sia depositata nei nostri luoghi e di quanta ignoranza in particolare e anche per cose generali noi si debba superare a proposito.

Questa, infatti,  la sfida che il futuro e le nuove generazioni ci lanciano. Solo se saremo in grado di ritrovare la cultura esercitata e la salvezza acquisita tra le nostre plaghe, e saremo in grado di legittimare il cibo fatto qui al nostro nutrirci, e le nostre abilità al superamento delle difficoltà, potremo sopravvivere, altrimenti sarà l’abbandono e la fuga… Ma non per chi ha ritrovato nell’incontro che il fare impone, ciò che ancora deciderà che il raccontarlo venga dopo… come quando stanchi ci si debba… riposare per qualche fatica!

Leonardo Tinelli

Associazione Culturale “Vittorio Tinelli – Parole e cose nuove”

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