Il serpente senza terra, le shoah di ieri e di oggi

02-10-shoha-aperturaNOCI (Bari) - 6.879.341 a tanto ammonta il numero degli ebrei uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale in Europa. Un numero che ancora oggi fa rabbrividire. Un numero come quello marchiato a fuoco sulla pelle di chi ha vissuto nei lager slovacchi o polacchi e che non riescono a cancellare. Segno indelebile della follia umana ed di un ideale inconsistente. O forse no? (foto di Francesco Paolo Figlia)

È quello che si sono chiesti i ragazzi del Presidio del Libro di Noci che in occasione del mese della memoria, in collaborazione con l'associazione Young-Macs, la Compagnia di Chimanca e la Biblioteca comunale, hanno organizzato un reading di letture dal titolo Il serpente senza terra. Prezioso è risultato essere anche l'apporto di due studenti del Liceo scientifico Da Vinci di Noci. I testi presentati dai ragazzi ha voluto lanciare un focus sul ventaglio di sfaccettature con cui interpretare l'eccidio degli ebrei e non solo.

Il tutto si svolge sul tema del contraddittorio. Prendere a riferimento non solo le ansie, le paure, le umiliazioni di chi ha subito la barbarie, ma anche di chi l'ha commessa. Di solito si ricordano i nomi delle vittime, quasi mai quelli degli aguzzini. E così gioco-forza si è entrati nella mente e negli animi degli uni e degli altri cercando di carpirne le ragioni che hanno indotto i primi a commettere ed i secondi a subire le più disparate atrocità.

La serata si è sviluppata su due direttive: una storica, ed una geografica. Il richiamo al titolo dell'evento è naturale. Non solo il periodo storico della shoah è stato quello in cui si sono perpetrati eccidi di massa, lo è stata anche la colonizzazione delle americhe da parte degli europei prima, la tratta degli schiavi poi, e non solo l'Europa è il suolo di atrocità e tragedie. Con un filo conduttore che dal passato ci ha portato ai giorni d'oggi e ritorno, e con un excursus nei vari paesi del mondo, abbiamo scoperto che il male è ancora vivo così come l'ideali che lo tengono in piedi.

02-10-shoah-paola-recchiaDi sicuro effetto è stato l'intervento musicale di Paola Recchia (in foto) al pari della scena interpretata da Caterina Quarato e Francesco Curci della Compagnia di Chimanca (in basso nella foto di gruppo) della "Notte dei Cristalli". Scena unica in cui un generale ed il suo capitano, entrambi nazisti, hanno un virulento scambio d'idee sul perché sterminare gli ebrei. Più determinato il primo, preso da rimorsi di coscienza il secondo ma «i buoni vincono, i cattivi perdono, e come sempre la Germania domina». Ultimo atto di una storia che non si vuole dimenticare perché, a ragion veduta, non è ancora finita.

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