Mediazione familiare, un incontro per capirne gli aspetti sociali

10-26-mediazione-familiareNOCI (Bari) - Mediazione familiare come risorsa per tutelare i minori e creare per questi solide basi di crescita futura. Continua il percorso di incontri sulla famiglia e sui rapporti interfamigliari della Società Cooperativa Solidarietà all'interno dell'Ambito Sociale di Zona che da Putignano arriva sino a Locorotondo abbracciando cinque comuni. Nella settimana in cui l'A.I.Me.F (Associazione Italiana Mediatori Familiari) ha celebrato la giornata nazionale del mediatore familiare (il 17 ottobre scorso ndr), il primo incontro inerente al ciclo di seminari specifici sul tema si è svolto a Noci.

All'interno del Chiostro delle Clarisse, sempre più location adibita per eventi culturali e sociali, giovedì pomeriggio un parterre di esperti ha discusso su alcune tematiche inerenti al rapporto, sempre più complesso, tra genitori e figli.

A fare gli onori di casa la dott.ssa Anna Maria Conte responsabile del settore Servizi Sociali del Comune di Noci. La Conte ha inteso presentare gli ospiti e descrivere le peculiarità dell'evento che ha fornito credito ad avvocati e assistenti sociali. A dare il "la" alla discussione l'intervento, particolarmente curato, dell'avv. Tiziana Gigantesco, Giudice di pace in Noci. L'avv. Gigantesco, durante il suo eloquio, ha fornito diversi spunti di riflessione agli altri relatori che a più riprese ne hanno citato i temi. «Mediare è difficile quanto giudicare» ha dichiarato la Gigantesco, che ha esposto aneddoti circa la dispersione scolastica e le cause di divorzio tra coniugi. «Preferisco alzare ponti piuttosto che muri» ha concluso il giudice esortando gli avvocati ed i psicologi presenti a far riflettere i genitori su quali possano essere le ricadute sui figli della loro separazione o divorzio.

Altro intervento di rilievo è stato quello della dott.ssa Rosa Franco, dipendente regionale e al contempo Presidente del centro servizi volontariato San Nicola di Bari. La dott.ssa Franco ha incentrato il proprio discorso sulla rilevanza del ruolo che ha, o dovrebbe avere, il volontario modello e le basi su cui questi opera. Solidarietà e gratuità sono per la dott.ssa Franco i pilastri portanti che dovrebbero sorreggere il volontario durante l'espletamento delle sue funzioni.

10-26-relatori-med-familiareGrottesco ma di efficacia inaudita l'intervento del dott. Cesare Martella che ha esposto il problema della reazione al conflitto vista dagli occhi dei bambini. Interessante è stato scoprire come il conflitto possa generare situazioni di inadeguatezza sociale o di preparazione all'autostima del minore a seconda della percezione genitoriale sui bisogni del figlio. Per questo Martella ha ribadito il concetto di imparzialità del mediatore richiamandone il ruolo per mettere in condizione i genitori litigiosi di entrare in sintonia con i bisogni dei propri figli. «Si può smettere di essere marito e mogliesi è ricordato durante l'incontro - ma non si può smettere di essere genitori».

Ora l'organizzazione guarda già al prossimo appuntamento in programma ad Alberobello il 21 novembre, mentre la conclusione è attesa il 10 dicembre quando a Locorotondo, al termine dell'ultimo incontro, verrà presentato il protocollo di mediazione familiare.

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