Studenti in corteo a Noci: si può fare di più?!

11-21-studentiNOCI (Bari) - Lo scorso venerdì gli studenti dei licei ed istituti nocesi "L.Da Vinci" e "Agherbino" hanno partecipato alla mobilitazione regionale e nazionale per i tagli all'Istruzione e altre motivazioni intorno al tema scolastico e non, muovendosi in corteo per le vie del paese. Una manifestazione cittadina atta a favorire la partecipazione di molti a questa presa di coscienza e protesta collettiva, ma gli stessi rappresentanti organizzatori riconoscono che si sarebbe potuto fare di più per la causa.

 Il corteo è partito dalle 9.00 del 15 novembre presso il Liceo Scientifico "L.Da Vinci" per terminare, dopo un'ora di percorso cittadino, presso Piazza Garibaldi. Non numerosissima la partecipazione studentesca, ma formalmente alla giornata di protesta hanno aderito in tanti, dopo esser stati informati dai rappresentanti d'istituto circa le motivazioni del corteo, così come ci conferma Piergiuseppe Lippolis, portavoce eletto degli studenti dello scientifico. L'evento creato sui social network per il corteo riporta le seguenti motivazioni, di portata nazionale: 'no' alle leggi di stabilità senza consultazione popolare, maggior finanziamento dell'istruzione coadiuvato al risparmio sulle spese militari, sblocco del turn over per far posto ai più giovani nel mondo del lavoro o comunque introduzione di forme di reddito per garantire l'autonomia di ogni singolo individuo, esenzioni sulla casa per gli studenti fuori sede, blocco degli sfratti e riutilizzo degli immobili dismessi e infine cancellazione dei tagli alle regioni e finanziamento ai trasporti e al diritto allo studio piuttosto che ad opere come la TAV in Val di Susa.

Le motivazioni del 15 novembre studentesco, insomma, toccano l'ambiente "Scuola", ma non distolgono l'attenzione anche dai grandi dibattiti nazionali come il precariato o il welfare statale. Gli studenti degli istituti e licei nocesi sono stati informati sui punti di protesta, ma poco è stato fatto durante e dopo l'evento: un solo striscione, ad opera dei ragazzi delle Scienze Umane, si è fatto portavoce delle motivazioni del corteo, esauritosi in breve tempo e senza occasioni di dibattito o approfondimento sui temi scottanti della protesta. "Abbiamo avuto una buona risposta" esordisce il rappresentante dello Scientifico, Piergiuseppe Lippolis -"abbiamo, però, sbagliato a non prevedere dibattiti e discussioni a fine corteo per dare più forza alla nostra manifestazione". Il mea culpa arriva dai ragazzi stessi, comunque contenti di esser riusciti ad organizzare una manifestazione di protesta nel loro paese.

L'altro rappresentante d'istituto, Domenico Plantone delle Scienze Umane, organizzatore insieme al Comitato Studentesco del Da Vinci di questo corteo, teme che alcuni suoi compagni non abbiano compreso a pieno o fatte proprie le motivazioni della manifestazione, ma tale mancanza non deve essere scambiata per menefreghismo verso la nobile causa. A fine di tutto, l'iniziativa di questi studenti, finalizzata alla partecipazione di tutti (il corteo più vicino era previsto a Bari e non tutti vi avrebbero potuto prender parte) e alla sensibilizzazione su tematiche nazionali è certamente lodevole: l'obiettivo non sarà stato raggiunto a pieno nei contenuti e nelle modalità di protesta, ma l'esperienza servirà da monito e stimolo per migliorare, almeno questo è l'atto di fiducia che riponiamo in questi ragazzi.

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