Vivilastrada all’Agherbino, una lezione di vita

02-09-vivilastrada-agherbinoNOCI (Bari) - Con un grado di attenzione massimo degli studenti di 4° e 5° anno dell'IISS A. Agherbino l'associazione no profit Vivilastrada.it ha portato a scuola una lezione di cultura della sicurezza stradale. «È un incontro per la vita» ha precisato il presidente Tonio Coladonato mentre alle sue spalle scorrevano immagini reali di sinistri stradali mortali. Un percorso, quello descritto dalle parole di Coladonato, iniziato con la testimonianza personale della perdita del figlio di un amico che ha dato il "la" al progetto Vivilastrada.

Ogni anno in Italia vi sono 4.800 morti per incidente stradale, più di 10.000 le vittime lese. Sono 150 invece i bambini che muoiono in auto e quasi sempre per negligenza dei genitori. È un inno alla vita quello dell'associazione che svolge attività di prevenzione delle stragi stradali. Un inno alla vita che si concretizza anche col fatto di impostare la lezione sull'ironia non tralasciando la cruda verità che porta alla riflessione. E così i punti nodali diventano il corretto utilizzo della cintura di sicurezza e del casco omologato.

L'alcool e le sostanze psicotrope sono tra le maggiori cause di incidenti stradali mortali che coinvolgono i giovani sotto i 30 anni. Ma è anche momento di denuncia. «Tantissimi sono i km di guardrail non a norma - dice Coladonato - così come sono circa 190.000 le telefonate che arrivano alla centrale operativa del 118, alcune di queste però sono falsi allarmi». Il procurato allarme in Italia è reato, quindi niente scherzi con gli operatori del soccorso. Tema questo sollevato anche dal Vigile del Fuoco del distaccamento di Putignano Alberto Sportelli che ha istruito i ragazzi sulla tempistica degli interventi. «Lasciare spazio su strada ai mezzi di soccorso equivale a salvare una vita».

Punto toccante di tutta la lezione la testimonianza vivente di Piero Console, vittima lesa della strada. Vivo per miracolo dopo un bruttissimo incidente stradale accorso nel 2000, Piero ha raccontato ai giovani studenti il suo calvario dopo il sinistro, le difficoltà a relazionarsi, il recupero ed i miglioramenti conseguiti sino ad oggi.

02-09-intervento-vendolaDegno di nota è anche l'intervento del medico oculista Enzo Vendola (in foto), fratello del Presidente della Regione Puglia Nichi, il quale ha parafrasato sulla metodologia dei rinnovi delle patenti e ha denunciato a chiare lettere la prassi a suo dire «illegale» con cui si superano i test ottici. «Il 72% degli automobilisti italiani, ovvero 3 italiani su 4 – ha dichiarato Vendola – indossano regolarmente occhiali da vista alla guida. La causa maggiore di sinistri, oltre agli effetti di alcool e droghe, sono proprio i difetti della vista». Parole che hanno risuonato all'interno dell'auditorium della scuola coinvolgendo oltre agli studenti, i docenti, i rappresentanti delle associazioni di protezione civile locali dei Carabinieri e degli Alpini, l'Isp Giovanni Posa del CFS. Assenti invece tutte le autorità locali.

A fine manifestazione soddisfazione è stata espressa dagli studenti partecipanti, certi di non aver perso una giornata di scuola ma di aver recuperato una lezione di vita.

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