Genocidio in Rwanda, MovimentiamoNoci a favore della solidarietà

07-20cortesimoschiniNOCI (Bari) - Dal genere comico al teatro di impegno civile. L'evento organizzato dall'associazione MovimentiamoNoci, lo scorso venerdì 18 luglio, ha finito per coinvolgere sia grandi che piccini per un solo ed unico scopo: la solidarietà. Con gli spettacoli de la "Sciaiatica" e del duo Cortesi- Moschini i proventi della serata sono stati difatti donati alle due associazioni Avis e Amo Puglia. Grande è stata la partecipazione da parte del pubblico nocese.

07-20pubblicoNon solo un momento di gioia e di sollievo per l'anima ma anche di riflessione ed omaggio ad una popolazione come quella rwandese che per anni ha dovuto risollevarsi dopo la tragedia- genocidio del 1994. Le due compagnie teatrali sono state presentate lo scorso venerdì dal presidente dell'associazione Avis Noci Giulia Basile: a loro è stata data la possibilità di esibirsi sul palco della palestra scoperta Positano per circa due ore. Da "La favola" della Sciaitica a "Rwanda: Dio è qui" del duo Cortesi Moschini. Con questi due spettacoli si è passati dal teatro comico, scritto e pensato in vernacolo nocese, al teatro di inchiesta storica: entrambi di impegno civile potremmo definirli, visti gli obiettivi che si prefiggono da molti anni.

07-20sciaiaticaLA SCIAITICA- Il primo vero sketch dello spettacolo è toccato a loro: ai tanto acclamati attori del teatrino di Via San Leonardo che da anni ormai si impegnano ad organizzare spettacoli con l'obiettivo di devolvere i proventi alle famiglie bisognose nocesi. "La favola" è stato il titolo dello sketch rappresentato in apertura rispetto al duo Cortesi- Moschini: alla new entry della compagnia Michele De Marco è stato invece affidato il ruolo del cantante Gianni Morandi per introdurre gli spettatori all'interno di una favola, mix di storie, cartoni animati e protagonisti delle favole, destinata a finire in una maniera insolita.

RWANDA: DIO è QUI- lo spettacolo centrale della serata, per cui l'associazione MovimentiamoNoci si è mobilitata, interpretato da Marco Cortesi e Mara Moschini, è stato invece scritto per narrare una storia vera che viene dalle pagine del genocidio rwandese. A distanza di vent'anni dall'accaduto gli attori, protagonisti di una ricerca e di una inchiesta personale, hanno raccontato alcune storie di coraggio, fratellanza e amore. Storie in realtà appartenenti ad un uomo ed una donna costretti a vivere in quei 104 giorni vicende assurde e di razzismo. Per Marco e Mara, mettere in scena questo spettacolo ha significato dare importanza ad una tragedia dimenticata negli anni. Un genocidio che ha visto la popolazione degli hutu eliminare sistematicamente la razza dei "tutsi", considerata ignobile e ingiusta.

07-20gaetanomaramarcoCol suddetto spettacolo si è cercato quindi di lanciare messaggi mi pace, solidarietà, fratellanza, amore verso il prossimo: medesimi messaggi che le associazioni Avis e Amo Puglia ogni giorno si sforzano di comunicare e condividere, a favore di chi, vuoi per questioni di salute, vuoi per questioni economiche, si trovano in situazioni di disagio. Allo spettacolo ha assistito fortunatamente anche il parroco rwandese Don Gaetano il quale, oltre a complimentarsi con Marco e Mara per la padronanza degli argomenti, li ha invitati ad approfondire ancora la storia della nazione, visti i suoi ultimi tentativi di crescita, stabilizzazioni degli ultimi anni. A tutto il pubblico invece Don Gaetano ha anche rivolto l'invito a visitare il Rwanda e a fare in mondo che questo mondo diventi sempre più solidale verso gli altri: sia nei confronti delle popolazioni dimenticate dal mondo sia nei confronti dei bisognosi che abitano nel nostro stesso paese.

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