"Evo" trionfa nella puntata pugliese di "4 ristoranti" con un po' di Noci nel piatto

07 13 evò vince 4 ristorantiNOCI (Bari) - Un successone la puntata pugliese del celebre programma culinario di SkyUno, "4 ristoranti", condotto dallo chef e personaggio televisivo, Alessandro Borghese, andata in onda giovedì 13 luglio, in prima serata, sull'emittente a pagamento.
Protagonisti 4 ristoranti della Valle d'Italia, di cui 3 di Alberobello e uno di Noci, accomunati dalla location a forma di trullo e tesi tra tradizione e modernità: il Trullo d'Oro di Davide Girolamo, i Trulli Panoramici di Marianna Rotolo, Fè Ristorante di Francesco Laera e infine Evò Ristorante di Gianvito Matarrese. E' proprio quest'ultimo a vincere la puntata con un risultato netto, dopo aver conquistato gli altri chef con il suo menu e la bellissima location nei pressi del Trullo Sovrano di Alberobello: dietro il successo di Gianvito, però, c'è anche un po' di Noci, con Annastella Turi, MaÎtrè di sala, protagonista della puntata andata in onda e responsabile del servizio, giudicato ottimo dai 4 commensali, Borghese compreso. Siamo andati a trovare Gianvito e Annastella nel loro ristorante per assaggiare i loro piatti, farci raccontare l'esperienza televisiva e capire il perché del loro successo.

07 13 orecchiette extralarge evòGianvito, 32 anni, ragioniere, laureato in Scienze della Formazione, un bel giorno decide di mollare tutto e buttarsi a capofitto nella sua passione per la cucina, per capire se la strada tra padelle e fornelli sia quella giusta.
Fa pratica in Puglia con lo chef stellato, Angelo Sabatelli e poi a Napoli nel "Sud Ristorante" della chef stellata, Mariana Vitale e qui testa per bene le difficoltà e la fatica che questo mestiere richiedono, comprendendo di voler proseguire su questa strada: arriva così alla corte dello chef stellato Pierluca Ardito, nel suo "Nobis".
Poche esperienze, ma significative, che convincono ben presto Gianvito a disegnare la sua strada nel mondo della ristorazione: si apre così "Evò".
Evò come evoluzione, ma anche come olio extravergine d'oliva: modernità e tradizione, che prendono forma in piatti evocativi, ma diversi dall'immaginario.
L'orecchietta extra large con la consistenza di uno gnocchetto, la maionese di caffè e pomodoro, la bombetta di carne fatta in casa con un originale formaggio di produzione propria; lo chef alberobellese stava tentando, una volta, di abbandonare la strada battuta, ma ha poi compreso che il territorio, "le fondamenta" sono indispensabili per costruire la propria identità.

"Quando ho aperto, un anno e mezzo fa, ero già ossessionato dalla voglia di crescere e raccogliere stelle di merito. Invece no, ho capito che il bello di questo mestiere è dover dare il massimo ogni giorno perché ogni singolo cliente mangi dei piatti di livello, preparati con attenzione e qualità. Adesso il mio sogno non è in primis la stella michelin, ma aprire il mio ristorante alla collaborazione con i miei colleghi. Cene a 4 o più mani, condivisione, crescita sinergica: sì, sono uno "Yes, man" e voglio questo per Evò."
Il chiodo fisso di Gianvito è migliorare ogni giorno, osservando gli altri dalla sua prospettiva, sbagliando e imparando, con l'intenzione di aprire ogni giorno la sua cucina e dare il massimo, come il giorno precedente.

07 13 gianvito matarrese e annastella turiAl suo fianco, uno staff di giovani e giovanissimi, pienamente coinvolto dal progetto e dalla visione di Evò: Francesco Greco è il Sous Chef (sottocapocuoco), Francesco Perta l'aiuto cuoco, Margherita Pezzolla la Pastry Chef, responsabile di pasticceria. Valentina Felice, Plongeur (lavapiatti), Domenico Mariella, 2° MaÎtrè e Annastella Turi, unica nocese dello staff, 1°MaÎtrè di sala.
E' spettato a lei il compito di raccogliere la comanda dei 4 commensali protagonisti della puntata, nonché la responsabilità del servizio, giudicato all'unanimità impeccabile.
"I giorni precedenti sono stati pieni d'ansia e adrenalina" racconta la nocese, specializzata in Matematica e con la passione per la cucina, come il suo compagno, Gianvito. "Arrivato il giorno della puntata, però, è filato tutto liscio, grazie soprattutto ad Alessandro Borghese, persona squisita, competente, che mi ha subito messa a mio agio, permettendomi di servire al meglio."

"Siamo riusciti a non sbagliare nulla, soprattutto perché ci siamo organizzati al meglio per evitare intoppi e quando stavano per accadere, abbiamo recuperato prontamente. Ancora non mi rendo conto di quel che è successo: sono stati giorni intensi, frenetici e ora pensandoci, mi chiedo "Ma cosa abbiamo fatto?"
Un ristorante nato da poco, con uno chef giovane, ma talentuoso, che ha avuto la meglio sull'esperienza e lo stile degli altri concorrenti, senza polemiche o dissapori, ma semplicemente per onore al merito.
"Personalmente credo che Francesco Laera (Fè Ristorante) sia il migliore di tutti e 4 e lo dico senza dubbio alcuno." confessa Gianvito, estimatore del talento dello chef nocese, premiato quest'anno tra i 100 migliori ristoranti d'Italia allo Chef Awards e risultato terzo nella gara televisiva di chef Borghese.

Eppure, con 86 punti dati dalla somma dei voti dei commensali, più il voto di Alessandro Borghese (sosia di Gianvito o viceversa?!), Evò ha vinto su tutti, portando a casa il premio di 5.000 euro e i complimenti dei tanti spettatori che hanno seguito la puntata, in onda anche nei prossimi giorni, sempre su SkyUno con diverse repliche (mentre bisognerà aspettare la prossima stagione televisiva per vederla in chiaro su Tv8).
"Con il premio comprerò nuove attrezzature per il ristorante" anticipa Gianvito, ma non abbiamo dubbi: come nella preparazione di un piatto, lo chef alberobellese prima lo disegnerà mentalmente, poi ne immaginerà il gusto per poi assaggiarlo e bilanciarne le parti e infine prepararerà e servirà su un piatto i suoi nuovi progetti.




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