Il M5S Noci sul riconoscimento della DOP "Mozzarella di Gioia del Colle"

12 29 MozzarellaNOCI (Bari) - A poco più di due mesi dall’incontro pubblico che il MoVimento 5 Stelle Noci ha organizzato a Lamadacqua lo scorso 20 ottobre durante il quale, tra l’altro, si è parlato della possibilità di vedere riconosciuta la Mozzarella di Gioia del Colle come DOP, il 2017 si chiude con l’attesa conferma della bellissima notizia per l’intera filiera lattiero casearia. Attraverso una nota diffusa dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali datata 21/12/2017 si apprende che Ministero e Regione Puglia hanno ritenuto ricevibile una sola opposizione ai contenuti del disciplinare, che ora prevede un allargamento della zona di produzione della D.O.P. “Mozzarella di Gioia del Colle” fino a comprendere i comuni di Altamura, Santeramo in Colle e Laterza.  
Noci è perciò posizionata al centro del territorio che produrrà uno dei fiori all’occhiello del nostro settore caseario, che con questo riconoscimento non potrà che conquistare sempre maggiori porzioni di mercato in Italia ma soprattutto all’estero.  

Così come dichiarato dal professor Faccia nel corso dell’incontro tenutosi a Lamadacqua: “Si è studiato il latte proveniente da molteplici aziende e sappiamo benissimo che per far sì che la mozzarella Dop venga così chiamata, dovrà necessariamente essere stata lavorata da produttori ai quali verrà richiesto uno sforzo non indifferente. C’è un obbligo di 150 giorni al pascolo. Il mercato è pronto per pagare il prodotto di qualità. Dobbiamo solo essere bravi a mantenere in piedi il risultato di questo importantissimo riconoscimento. Siamo fiduciosi che questo riconoscimento possa portare grossi benefici ai nostri allevatori locali che hanno visto nel corso degli anni un costante deprezzamento del costo del latte che gli viene riconosciuto “alla stalla”.

Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che in questi anni hanno operato affinchè l’iter per questo obiettivo potesse giungere al termine, tra cui il professor Michele Faccia, associato del Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli ambienti presso l’Università di Bari che ha collaborato nello stilare il disciplinare e il portavoce Giuseppe L’Abbate, componente della XIII Commissione (Agricoltura) alla Camera dei Deputati, unico dei parlamentari a battersi per una giusta causa.

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