Marino Notarnicola eletto campione Regionale Street food nella guida “Gambero Rosso”

05 09 MarinoNotarnicolaGamberoRosso 1NOCI (Bari) - La prestigiosa guida del “Gambero Rosso”, a seguito delle numerose menzioni della stampa anche straniera, ha voluto premiare Marino Notarnicola eleggendolo Campione Regionale di street food ed inserendolo all'interno della guida.
Il “re del panino”, intervistato da Noci24, dichiara la sua soddisfazione e la sua gratitudine per un riconoscimento che “Arriva dal cuore della gente! ”.

05 09 MarinoNotarnicolaGamberoRosso 2Abbiamo atteso Marino Notarnicola nel caratteristico e ormai rinomato locale prima che iniziasse come di consueto ad affollarsi. Gli avevamo chiesto di raccontarci, in una breve intervista, quello che ha significato per lui questo ennesimo e prestigioso riconoscimento.
Marino è arrivato trafelato: ormai è sempre super impegnato. Trafelato, sì, ma indossando quel suo perenne sorriso rassicurante e bonario che lo identifica e che offre ai clienti assieme alle molteplici varianti di panino e a un buon calice di vino.

Marino, come sei arrivato a questo prestigioso riconoscimento?
“E’ un riconoscimento che arriva dal cuore della gente e per questo, lo riteniamo il più importante. I turisti che si sono fermati da noi, una volta rientrati, si sono premurati di recensire il nostro locale e il nostro cibo. Devo dire che è un qualcosa a cui noi difficilmente siamo abituati nel rientrare magari dalle nostre vacanze. Eppure, sarebbe una forma educazione e di gratitudine verso i locali che ci hanno ospitati e il loro personale".

Immaginiamo che dal “Gambero Rosso” si siano presentati “in incognito” per visitare il locale, degustare e testare personalmente quanto era stato recensito dai turisti.
“Si: loro non ti dicono mai chi sono. Vengono tantissimi giornalisti e anche chef a degustare. Io non me ne accorgo non solo per il fatto che non palesano la loro identità, ma anche perché sono perennemente impegnato a soddisfare le esigenze del cliente. Per me i clienti meritano tutti lo stesso trattamento, tutti lo stesso calore e le stesse attenzioni. Per quanto riguarda il premio, siamo stati contattati telefonicamente ed invitati a ritirarlo in quel di Milano".
Come nasce “Il panino di Marino”?
“Bhè, il vero protagonista è il cliente: noi lo aiutiamo semplicemente a “costruirlo” in base alle sue esigenze, suggerendo semplicemente gli ingredienti che potrebbero legar meglio con quelli da cui si è partiti".

E qual è il panino più gettonato?
Semplicemente impossibile rispondere a questa domanda! Ogni panino è un qualcosa di unico ed irripetibile! Tanto che difficilmente riusciamo a riproporlo al stesso cliente che chiede di gustare un panino identico a quello mangiato poco prima".

E’ questo quindi il segreto della vostra unicità.
Principalmente si, ma non soltanto. Siamo un locale unico nel suo genere perché al giorno d’oggi, tutti badano più ai numeri e al guadagno. A noi interessa riuscire a soddisfare anche solo un palato in più al giorno".

Notiamo davvero una moltitudine di ingredienti oltre ai diversi tipi di pane.
Si: ci piace offrire un servizio che sia il più variegato possibile ed in grado di soddisfare ogni palato. Per quanto riguarda il pane, sono tutte farine naturali e autoctone. Anche gli ingredienti delle farciture sono a provenienza strettamente territoriale e variano naturalmente a seconda delle stagioni. Confesso di essere molto rigido e intransigente per quel che concerne la selezione dei prodotti.

In che senso? O meglio, quali standard devono rispettare? 
“Bhè, se uno richiede per la farcitura del prosciutto crudo o del gorgonzola siamo costretti a rispondere che non ne disponiamo per una scelta personale, in quanto non vengono prodotti dalle nostre parti. Sempre presenti i salumi provenienti dalla zona di Martina Franca e del Faeto, così come i formaggi locali anche prodotti direttamente in masseria. Un nostro fornitore abituale è ad esempio “Zì Antonio”. Del resto quella dei prodotti strettamente locali, è una scelta obbligata per chi, come noi, intende raccontare l’anima del proprio territorio attraverso il gusto.

05 09 MarinoNotarnicolaGamberoRosso 3Marino, non abbiamo potuto non notare (e sicuramente non solo noi) che il tuo legame con il nostro territorio è tale, che hai scelto anche per l’insegna del locale una frase tipica del dialetto nocese arcaico.
“Alludete sicuramente a “Na dogghia d’aneme”, espressione che tradotta significa languore, che si traduce in vero e proprio dolore allo stomaco nel momento in cui si ha veramente bisogno di mangiare qualcosa. L’ho scelta volutamente perché è la tipologia di cliente che accolgo nel mio locale: chi magari, stanco e affamato dopo aver camminato a lungo alla scoperta del nostro territorio, vuole gustarne nel vero senso della parola l’essenza. Mi hanno più volte proposto anche di lavorare all'estero: sono stato abbastanza "conteso", ma ho sempre scelto di rimanere nella mia terra. Qui ci sono le mie radici, i miei affetti, i clienti abituali a cui sono ormai affezionato.

Ci colpisce anche il clima accogliente ed intimo che si respira qui da te.
“Bhè, abbiamo voluto ricreare il clima che si respirava un tempo nelle vecchie cantine, dove ci si ritrovava per gustare un tagliere con salumi o formaggi misti e per bere un bicchiere di vino. Lo si faceva anche assieme a chi inizialmente non si conosceva. Mangiando e chiacchierando, si faceva poi amicizia, ci si confrontava, si trovavano soluzioni ai problemi. Insomma, in una realtà frenetica e caotica, dove bisogna sempre e solo correre, noi rappresentiamo quel passaggio lento e rilassante di cui credo si abbia estremo bisogno per liberare la mente. La società ti dice “corri, fa alla svelta, presto, non c’è tempo” e noi rispondiamo: “fermati, rilassati, gusta e soprattutto sorridi”.

Enogastronomia

© RIPRODUZIONE RISERVATA