Al via a “Taste of Noci”: ecco come si è svolta la prima delle quattro giornate previste dal programma

05 19 TasteofNoci 8NOCI (Bari) - Finalmente terminato il countdown per “Taste of Noci”, il ricco evento enogastronomico che ha preso ufficialmente il via nella giornata di ieri. Un programma denso di attività che ha catturato non solo il gusto ma tutti i cinque sensi. Noi di Noci24 ve lo raccontiamo nel dettaglio.

05 19 TasteofNoci 5Si è partiti dalle ore 16:30 dove, presso Largo Albanese, si è svolto il laboratorio di pasticceria tipica nocese, a cura dell’associazione “Agricultura”. Protagonisti indiscussi, sono stati i famosi “amarelli” realizzati con pasta di mandorle amare.

In tantissimi gli iscritti che hanno messo le “mani in pasta” in senso letterale, con la supervisione di un esperto pasticcere e delle provette cuoche del centro storico.
Una dietro l’altra, diverse teglie di dolci sono state infornate, con un profumo che ha inondato il centro storico facendo venire l’acquolina in bocca e riportando tutti un po’ indietro nel tempo, quando le nonne sfornavano quei deliziosi dolci e si scalpitava impazienti di addentarli.

E per smaltire un po’ l’apporto calorico sicuramente non esiguo degli amarelli, niente di meglio che una bella visita guidata per il nostro bellissimo Centro Storico, alla scoperta della sua storia e degli antichi mestieri in uso una volta presso le varie botteghe. Le visite sono state organizzate in gruppi, per permettere a tutti di goderne al meglio. Le rispettive partenze alle 17:00 e alle 18:00 da Piazza Garibaldi.
05 19 TasteofNoci 6La vera “punta di diamante” della giornata è stata però la Masterclass di Ais Puglia riguardante i vini bianchi della Murgia e della Valle d’Itria.
Alle 19:30, presso il Chiostro delle Clarisse, Gianni De Girolamo e altri esperti sommelier hanno accolto i partecipanti con un breve approfondimento sulla storia vinicola del nostro territorio che ben si presta alla coltivazione della vigna. Per quanto riguarda il clima, la ventilazione secca proveniente sia dal Mar Adriatico che dallo Ionio, così come una buona escursione termica, rappresentano i requisiti ideali. Stessi requisiti, li ritroviamo nel nostro terreno che è arido e brullo: in parte argilloso, e in larga parte roccioso, calcareo. Ciò significa che è anche molto ricco di minerali. Il nome Murgia deriva etimologicamente da “murice” che significa “sasso appuntito”. A ben pensarci, di queste nostre pietre caratteristiche, noi pugliesi abbiamo fatto la nostra ricchezza, trasformandole nel nostro segno distintivo in Italia e nel mondo.

05 19 TasteofNoci 7Pensiamo ai famosissimi Trulli, alle numerosissime grotte, ai muretti a secco e ai “traturi” un tempo usati per la transumanza.

Anche la nostra storia enologica è altrettanto antica, prestigiosa e ricca. Basti pensare che nel 2017, siamo stati la prima regione produttrice di vino in termini quantitativi e qualitativi. Ieri sera, all’interno del Chiostro delle Clarisse, i partecipanti alla Masterclass hanno riscoperto a tutto tondo questa storia.

Di fronte a ciascuno dei presenti, dieci calici al cui interno venivano versati uno alla volta dieci “campioni” dei vini bianchi pugliesi.
Ecco la formazione di questa squadra imbattibile: Maresco Maccone (dalle cantine di Donato Angiulli di Adelfia); il Gravina (Botromagno) ; il Pandàro (direttamente dalle Cantine Barsento di Noci); Kimia (Chiaromonte); Verdeca (Pietro Tauro); il Castillo (Cardone); Padre Abate (Terrecarsiche); il Selva (Albea); Rampone (i Pastini); e il Minutolo (Polvanera).
05 19 TasteofNoci 8 copyE come si fa per i più famosi campioni dello sport, i sommelier ne hanno raccontato un po’ la storia invitando però i presenti ad “intervistarli” con le papille gustative ma anche con la vista e con l’olfatto. Una “intervista gustativa” bisogna però saperla fare e proprio a questo scopo, i sommelier hanno guidato i partecipanti in merito agli aspetti su cui soffermarsi per rendere la degustazione veramente completa.
Il vino però, si sa, incrementa la voglia di far festa: e la festa si è svolta a tempo di musica in Piazza Plebiscito, dove ha preso il via la Performance live usicale popolare de “I Tammorra Felice”.
Con l’acquisto di un ticket, è stato possibile degustare ancora del buon vino e prelibatezze locali tra un po’ di movimento a tempo di musica e quattro chiacchiere con l’amico di vecchia data o lo sconosciuto incontrato per caso. Alcuni artisti di strada hanno attirato l’attenzione soprattutto dei più piccini con le loro colorate e stravaganti performances.

 

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