NOCI (Bari) - Come sempre nell'ottica Slow Food le serate impegnate di Piermarino Notarnicola, in arte "il panino divino di Marino", sono un evento di raffinata eleganza culinaria. Come quella svoltasi venerdì sera presso il ristorante "Il Briale", inserito nella cornice de "L'abate masseria". Una cena d'elite riservata ad una sessantina di persone che hanno potuto degustare i prodotti tipici della terra di Puglia abbinati a vini e birre di fattura artigianale.
"Sapore & dissapore" il titolo dell'evento gastronomico che ha celebrato sua maestà il panino. Forte del riconoscimento assunto quale secondo migliore prodotto street food d'Italia, Marino ha ancora una volta deliziato i commensali con l'estro e la creatività di un autentico pizzicagnolo 2.0. La condivisione dell'esperienza del gusto è stato il filo conduttore di tutta la serata. Quattro in totale le portate. Si è partiti con una degustazione di diversi tipi di pane ai vari aromi (olive, noci, cipolle, asparago) con l'accompagnamento di salse piccanti, ricotta forte, fave e piselli sott'olio. In più si sono potute apprezzare le mozzarelline che il casaro preparava al momento. Due fette di pane di Laterza racchiudevano un mix di sapori forti dovuti alla miscelazione del capocollo di Martina Franca con la purea di cicerchie, pomodori secchi, caciocavallo podolico semistagionato e finocchietto selvatico. In queste prime due portate vi si è accompagnato un vino primitivo di Manduria.
Cambio di programma con il pane di Altamura che accompagnava pancetta arrotolata, pesto alle mandorle, fichi secchi, salsa di arance e cipolle in agrodolce. Qui vi è stato l'ingresso in scena della birra artigianale preparata da un tedesco trasferitosi in Puglia. La cena si è conclusa con una crosta di pane non lievitato al cui interno si trovava una lastrina di cioccolato fondente abbinata ad un primo sale alle erbe, fette di lardo, gelato al pistacchio e sciroppo di amarena.
A prima vista le combinazioni potrebbero sembrare azzardate ed inverosimili ed invece si sono rivelate gustose al palato degli invitati che si sono ritenuti soddisfatti della cena. Una serata in cui oltre a celebrare il prodotto "pane" si è dato risalto alla socializzazione ed al lavoro artigianale di preparazione di uno degli elementi principe del territorio pugliese.
