Covoni e tradizioni, rievocazione della trebbiatura tra fede e storia

07 15 rievocazione trebbiaturaNOCI (Bari) - Il suono della campana della chiesetta antistante il corpo principale di masseria Mastro Marco, richiama i contadini e gli allevatori ma anche gli organizzatori e i visitatori della V edizione di Covoni e Tradizioni. È don Vanni D’Onghia che invita a riflettere sui valori cristiani della terra e dei suoi frutti. Benedice la croce di grano, forse ultimo baluardo di una simbologia agraria che va scomparendo, e guida il manipolo di fedeli verso la trebbiatrice.

07 15 amministratori covoniÈ qui che si consuma il momento “amministrativo” dell’appuntamento culturale organizzato dall’associazione Terre delle Noci con gli interventi del sindaco Domenico Nisi, dell’assessore alle attività produttive Paolo D’Onghia, e del presidente dell’associazione organizzatrice Franco Tinelli. «È indispensabile che nell’anno dell’Expo – dice il primo cittadino – la cultura agricola e allevatoriale venga valorizzata da un appuntamento di questo genere. Da parte nostra v’è totale interesse affinché la manifestazione prosegua negli anni a venire con maggiore successo». «Non dobbiamo dimenticare la nostra storia e la storia dei nostri avi» è il pensiero del presidente Tinelli.

Chiusa la presentazione, a cui non ha fatto seguito per la prima volta in 5 anni un dibattito analitico sulla tematica agricola, si è passati alla raccolta delle spighe di grano e alla loro composizione in covoni. Questi sono stati accatastati con su la cima la croce di spighe di grano deposta come segnale beneaugurante di raccolto. I covoni vengono quindi fatti convergere nella trebbiatrice alimentata da una cinghia attaccata al volano di un trattore "Landini testa calda" d’epoca che ne alimenta il moto. Può così iniziare la festa e la rievocazione storica della trebbiatura. Dopo è tutto un susseguirsi di giri in carrozze trainate da cavalli o muli, stand gastronomici e musica assieme alle band musicali Fabulamundi e Popoli Danzanti. Nonostante la minore affluenza rispetto agli anni precedenti, la rievocazione storica non ha mancato di affascinare i visitatori sia per il luogo, che per l’organizzazione che ha pensato anche al servizio d’ordine in collaborazione con l’ANC di Noci.

Masseria Mastro Marco d’altronde si presta bene ad aventi a carattere pubblico. Il complesso masserizio è un agglomerato di storia passata e recente che fonda le sue radici sin nel 1500 ed arriva a noi grazie all’opera del dott. Giovanni Tria che l’ha trasformata in masseria didattica e agriturismo.

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