La proposta enogastronomica della 18^ edizione di Bacco nelle Gnostre

11 12 bacco falco pellegrinoNOCI (Bari) -  Mentre giungono i primi exit poll dalla macchina organizzativa di questa 18° edizione di Bacco nelle Gnostre, che parlerebbero di presenze e vendite confermate rispetto all'anno scorso, Noci24 dichiara i suoi "voti" circa l' offerta gastronomica ed enologica dell'atteso evento di questi 11 e 12 novembre 2017.

Voto 8 all'offerta gastronomica: variegata, buona e per tutti i gusti, ma non ancora "per tutte le intolleranze". Sono mancate, infatti, proposte alternative, ad esempio, per i celiaci, se non fosse per il panino alla farina di curcuma offerto dallo stand "Lumen": un aspetto importante, che ci auguriamo possa godere di maggiore attenzione nelle successive edizioni della sagra.
Voto 7 all'offerta enologica: sei le cantine protagoniste del percorso enologico, poche per una sagra che porta nel nome quello del dio pagano del vino (seppur quest'anno siano anche mancate le gnostre, ma per ragioni di sicurezza, ndr) e con un costo ticket eccessivamente alto (8 euro per 3 degustazioni, mentre negli anni passati con un prezzo simile, si aveva diritto a 5 assaggi, ndr).
Se, però, per la questione costi ci riserviamo il dubbio che il rialzo della posta sia dovuto alla necessità di coprire i costi lievitati per l'adeguamento delle norme di sicurezza alla circolare "Gabrielli", sull'enogastronomia di questo Bacco c'è sicuramente tanta carne al fuoco da commentare e valutare insieme, accanto ai primi numeri circa guadagni e prodotti venduti.

IMG 20171112 231917231I 100.000 circa di questo Bacco 2017 (sempre secondo le stime degli organizzatori) hanno trovato pane per i loro denti lungo "L'estramurale dei Sapori" e le vie del centro antico. A farla da padrone le pietanze con i funghi, le carni tipiche come bombette e brasciole, i panzerotti dai ripieni fantasiosi, ma anche qualche presenza "forestiera", come gli arrosticini abruzzesi e le specialità siciliane, dolci e salate.
Sono andate a ruba le tipiche "tette delle monache" di produzione dolciaria nocese, ma anche la cioccolata, in particolare quella fusa con panna e decorazioni varie o sotto forma di liquore.

Chili e chili di pasta quelli consumati dai nostri grandi chef come Natale Martucci, in piazza Garibaldi con il grande stand in legno e le sue 3 proposte, il Panino di Bacco, Il Piatto della tradizione e il Piatto di Bacco o come Pasquale Fatalino, con i suoi capunti al primitivo e ragù di cinghiale presso la sua locanda. 
Per il primo stand si parla addirittura di 6.000 panini venduti solo nella prima serata, probabilmente bissato anche domenica a causa della consistente affluenza di turisti sin dall'ora di pranzo.

Sei, invece, le cantine protagoniste di questo Bacco enologico e cioè Azienda Vinicola Rivera S.p.A. di Andria (BT), Masseria Ludovico di Mottola (TA), Cantine Paololeo di San Donaci (BR), Cantina Soc. Coop. Pietro Tauro di Alberobello (BA), Cantina Sociale Luca Gentile di Cassano Murge (BA) e, infine, Cantine Di Marco di Martina Franca (TA).
Un numero certamente ridotto rispetto alle scorse edizioni e un costo visibilmente esoso quello dei ticket degustazioni, che non ha però scoraggiato dall'acquisto soprattutto il target medio-alto, anagraficamente parlando, del pubblico di Bacco, mentre i giovanissimi hanno preferito riversarsi tra le varie attività aperte e gli stand che offrivano vino a minor prezzo.
Tornando agli stand, è stata lampante l'assenza dei sommelier AIS, surclassati dai giovani studenti dell'indirizzo enologico dell'istituto tecnico agrario "Basile-Caramia" di Alberobello e Locorotondo: una presenza certamente meno esperta, ma positiva per l'esperienza e genuinità stessa dei ragazzi.

11 12 bacco incuriaIl bilancio enogastronomico di questo Bacco conferma certamente la qualità del prodotto offerto, ma parla di meno stand gastronomici rispetto allo scorso anno, con qualche postazione vuota lungo l'estramurale e di poche tipologie di vino da degustare, ma la gente c'è stata eccome e la soddisfazione soprattutto dei forestieri è stata concreta, come conferma la positività di tutti i commercianti che hanno aperto le loro porte all'evento.
Peccato aver assistito allo spettacolo dell'accumulo di rifiuti su posti improbabili, come le barriere anti-tir o le stesse fontane pubbliche, ma se da un lato si sarebbe potuto fare qualcosa di più con contenitori e punti raccolta, sulla nostra inciviltà c'è poco da fare se non siamo i primi a volerlo.

 

Sagre

© RIPRODUZIONE RISERVATA