Don Maurizio Caldararo inaugura il 10° Presepe Vivente in Masseria

12 26 presepe vivente 2014NOCI (Bari) - Prima della neve, ma sotto la pioggia ha tagliato i nastri il 26 dicembre il 10° Presepe Vivente in Masseria dell'ass. nocese "Don Bosco". Alla presenza di don Maurizio Caldararo, da poco insediatosi nella parrocchia del Santissimo Nome di Gesù e del primo cittadino Domenico Nisi, tutti i figuranti e soci si sono riuniti attorno alla Natività per rivolgere mente e corpo alla nuova esperienza associativa. Il presepe vivente per don Caldararo (nella foto, a sx) è 'portare Gesù e la Natività tra la gente', in una sospensione dagli affanni e una serena contemplazione auspicata dal sindaco (nella foto, a dx).

Ci siamo lasciati guidare anche quest'anno, questa volta però lungo il percorso della bellissima Masseria Monitilli di fine '700 - inizi '800, ora proprietà della famiglia Lenti e in gestione alla famiglia Locorotondo del ristorante Green Park.

La pioggia del 26 dicembre mette letteralmente i bastoni tra le ruote, rendendo il percorso verso la masseria, già di per sè non completamente cementato, fangoso e praticabile con attenzione: la masseria illuminata a festa però e l'atmosfera all'arrivo possono ripagare del tratto iniziale. La consueta accoglienza del gruppo "Don Bosco" con tè caldo e cioccolate permette alle guide di far gruppo e condurre i visitatori nel percorso che comincia dalla chiesetta, vicina alla carbonaia e al rifugio dei boscaioli. 

Le guide dell'associazione, insieme ad alcuni ragazzi del settore turistico dell'istituto "Agherbino", illustrano aneddoti e particolari di ogni parte della masseria, aiutati dai pastori e contadini figuranti nel tentativo di calare l'ospite nella magia del presepe vivente. Prima dell'incontro con la natività, il visitatore passa tra le stanze della struttura principale, che mischia i colori rosso e bianco, simbolo della vicinanza di contadini (bianco) e signori (rosso) nell'esemplare masserizio: tra chiesetta e casolare, però, fanno capolino due ambienti, uno adibito alla preparazione di prodotti alimentari e l'altro rappresentato dal forno con la caratteristica volta nera.

Salite le scale della struttura, altre donne sono intente a preparare per i visitatori, mentre le più grandi lavorano la pasta o siedono intorno al braciere. Nel grande salone i musici cominciano a suonare, ma i ballerini girano ancora per le stanze in attesa di accalappiare qualche gruppo di visitatori e coinvolgerlo nelle danze: le stanze collegate al salone sono quelle dei lavori, con la materassaia che un tempo riempiva i materassi a seconda delle stagioni con paglia, lana o cotone e un'attrezzata sartoria provvista di vecchi ferro da stiro. 

Umili e caldi sono invece gli ambienti del piano terra con le donne che offrono frittelline ai visitatori, mentre l'uomo della cantina dispensa vino dalle damigiane: vicino al camino gli uomini giocano a carte. Come in un piccolo paese, gli artigiani hanno il loro 'laboratorio' intorno alla struttura, vicino alla 'corte' degli animali: il sellaio, il fabbro, l'arrotino, lo scalpellino e il calzolaio. Il più bistrattato è il povero 'ualéne', il contadino del padrone, costretto a vivere in pochi metri: secondo la tradizione intorno a questa figura, egli veniva assunto il 4 agosto di ogni anno, attraverso una stretta di mano siglata con il padrone in quel di piazza Garibaldi.

Accanto alla sua piccola dimora si aggiustano i 'candre rutte', vasi rotti, con calce e cenere, mentre il falegname e il mugnaio lavorano nell'anticamera della stalla: e quì, figuranti vestiti da angeli accolgono il visitatore con cerimonie e letture, aprendo le 'tende' sulla natività. Il 10° Presepe Vivente in Masseria torna il 3, 4 e 6 gennaio 2015, dalle 17.00 alle 21.30, salvo condizioni meteo avverse: per ogni info e riferimento vi basterà rileggere il nostro pezzo di presentazione dell'evento.

(foto scattate da Sabrina Quarato)

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