Festa di San Giovanni, musica e cuccagna rinnovano la tradizione

06 26 presa cuccagnaNOCI (Bari) - Tracce di culto per festeggiare San Giovanni Battista a Noci si hanno sin da quando la cittadina aveva la denominazione di Università e, per citare lo storico locale Pasquale Gentile, “è l’unica tra le sagre rionali ad essere sopravvissuta”. Oggigiorno non solo è sopravvissuta ma si è rinnovata nel culto e nella tradizione.

06 26 discorso nisiNonostante le temperature autunnali più che estive i festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista si sono protratti per due giorni mescolando sacro e profano. Tutto è iniziato dalla sera del 23 giugno quando nove gruppi musicali locali, tra tradizionali, tammorre, pizziche e folklore, hanno allietato la sera che precede il giorno di festa rievocando le “serenate di San Giovanni”. I gruppi musicali si sono dislocati in diverse zone del centro storico, dalla chiesa del Carmine, a piazza Diaz, dalla gnostra di Albanese, a Porta Barsenti, dando lustro alla musica tradizionale popolare e della cultura meridionale in genere. A mezzanotte poi musicanti e ascoltatori si sono ritrovati in piazza Plebiscito per festeggiare insieme il 24 giugno. «Grazie a tutti voi per essere usciti di casa per condividere questo momento » è stato il messaggio che il sindaco Domenico Nisi, megafono alla bocca, ha rivolto ai suoi concittadini. «Con il mio lavoro ed il vostro contributo – ha chiosato – faremo di Noci una città per tutti». E poi via a cantare a squarciagola sulle note di “Noci mia” accompagnando il tutto da un bicchiere di vino ed una porzione di spaghetti alla “San Giuannille”.

Il giorno successivo come da tradizione la banda cittadina Sgobba ha preso a suonare per le vie del paese, e a sera, dopo la consueta messa dinanzi all’edicola votiva situata nella via omonima, il concerto dei "Banana e Lampone" e le bancarelle hanno animato via Vittorio Emanuele, lungo l’estramurale cittadino. Toccata e fuga per la presa della cuccagna. Il famoso palo ricoperto di grasso non ha minimamente messo in difficoltà la squadra di giovani nocesi che con estrema rapidità, al pari di funamboli da circo, sono riusciti al primo tentativo a raggiungere la vetta della pertica. La rapidità d’azione ha destato stupore tra i presenti tant’è che la squadra di acrobati ha deciso di lasciare di propria iniziativa una bottiglia di spumante sulla cima per svolgere un secondo tentativo. Detto, fatto. In quattro e quattr’otto la squadra è riuscita a prendere anche la bottiglia.

Una due giorni di festa, fede, e musica che ha visto una folta partecipazione della cittadinanza ed in particolare di giovani di solito restii ad avvenimenti di questo genere.

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