La Natività a bordo di un gommone: il presepe 2015 dell'Ass. Don Bosco

12 27 presepe don bosco 2015NOCI (Bari) - Per quest'anno l'appuntamento ormai consueto del presepe vivente in Masseria dell'Ass. "Don Bosco - Noci" è saltato, ma il gruppo del presidente Flaviano Lenoci ha voluto comunque mettere in scena la Natività, portatrice, come il giubileo odierno, di un messaggio di misericordia. La composizione, in materiale semplice e povero, allestita presso il cortile della biblioteca comunale, offre una rivisitazione originale della nascita del Cristo: il Signore è nella sua culla, a bordo di un gommone. Scappa dall'Oriente, alla volta dell'Occidente che però eregge un muro di filo spinato che sembra ostacolare l'accoglienza all'esterno: c'è però uno spiraglio, una speranza, nella grigia parete della civiltà. "Abbandonate la paura!" dice l'esortazione al centro del presepe, citando le parole di papa Francesco.


L'immigrazione è stata una delle grandi protagoniste dell'ultimo anno, con largo interesse e coinvolgimento dell'opinione pubblica: l'ondata clandestina ha messo a dura prova il delicato sistema d'accoglienza italiano, ma più di tutto e come generalmente accade in questi casi, sotto i riflettori c'è finita la questione dell'accoglienza e quindi della convivenza tra italiani ed immigrati. Tra favorevoli e contrari, l'associazione nocese Don Bosco si è schierata nella questione ponendo al centro la figura di Gesù e sottolineando la condizione di estraneità del Cristo nella terra dove vide la luce. La capanna di Betlemme, lontana dal paese di Giuseppe e Maria, è come un gommone in balia delle correnti avverse: la famiglia cerca rifugio e salvezza in un nuovo mondo e chiede all'ospitante di non avere paura e di accoglierla.


12 27 parte ovest presepe don boscoNel presepe della Don Bosco il gommone della Sacra Famiglia ha lasciato le coste di un paese in rovina e decadente alle volte di uno sviluppato e civilizzato, dove poter cercare di costruire un'esistenza migliore: l'Occidente, a sinistra della composizione, presenta però un muro di filo spinato che impedisce l'attraversamento. Uno sguardo più attento, invece, rivela un'apertura nella rete: per l'ospite in arrivo si prospetta una speranza di salvezza. "La porta aperta dell'Occidente è come quella spalancata per questo giubileo" sottolinea Francesco Loperfido, responsabile giovani dell'associazione. Lo spiraglio del muro di filo spinato, che ricorda quello eretto in Ungheria, è la materializzazione della paura dello straniero che papa Francesco dice ai suoi fedeli di allontanare. I ragazzi dell'associazione Don Bosco lo fanno a poco a poco, aprendo un piccolo spiraglio nel muro dell'ostilità: dall'altra parte c'è il Signore, con la sua famiglia, ma ci sono anche altre famiglie, altri esseri umani in cerca di una speranza, anche di un solo spiraglio per volgere in meglio la loro esistenza. Tenere quest'ultimo aperto ed ingrandirlo sempre più è la grande gioia del dare, contrapposta alla triste chiusura all'altro ed al suo bisogno d'aiuto.

Questo il messaggio della Don Bosco Noci per questo Natale 2015: potrete ammirarlo fino al 6 gennaio, ogni giorno dalle 18.30 alle 20.30 presso il cortile della biblioteca comunale adiacente la Chiesa del SS. Nome di Gesù.

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