Natale 2016, gli auguri di don Peppino Cito e del sindaco Domenico Nisi

12 25messaggionataleNOCI (Bari) - E’ Natale. Oggi i Cristiani celebrano la nascita di Gesù bambino riconosciuto come il Cristo (Messia) atteso dalla tradizione ebraica e Dio fatto uomo. Come per tradizione i fedeli ripercorrono questo segno tangibile della loro fede dopo aver vissuto con la preghiera della Novena, l’attesa gioiosa che abita nei propri cuori di un Dio che per loro si è fatto uomo. E così come tutti gli anni, anche la Redazione di Noci24.it, oltre a ricambiare gli auguri di buone feste ai propri lettori, torna con lo speciale appuntamento di diffusione degli auguri da parte delle figure di riferimento della comunità, l’Arciprete don Peppino Cito ed il sindaco Domenico Nisi.

DON PEPPINO CITO - Al termine del percorso di riflessione vissuto all’interno della Chiesa Matrice, che quest’anno è stata caratterizzata dal tema della nuzialità, Don Peppino vuole concentrarsi in questa occasione riflettendo sull’aspetto umanizzante del Natale. “Di per sé il Natale di Gesù esprime ambedue gli aspetti della realtà 'teandrica'” ci ha dichiarato, “La divinità che assume l'umano e l'umano che viene divinizzato. Sento che in questo tempo abbiamo bisogno di contemplare piuttosto il mistero di un Dio che decide di farsi uomo valorizzando quindi tutte le potenzialità dell'umano comprese quelle scientifiche e nello stesso tempo aiutando l'umano a non restare prigioniero di se stesso chiudendosi al divino. L'umano che reclama il divino mi sembra di sentirlo nei vagiti di Betlemme. Con buona pace di tendenze a separare le due dimensioni del reale o a negarne una di esse. Se il Natale non comprende questa considerazione sul valore dell'umano attestato nell'incarnazione del figlio di Dio resta solo un moto emotivo estemporaneo”.

SINDACO DOTT. DOMENICO NISI - Natale ancora. “...i popoli chi nato sia non sanno... ma il dì verrà che conosceranno il Re”. Sento il bisogno, quest’anno, di affidarmi a altre ed alte parole per poter augurare a Noci e a tutti i Nocesi, dovunque risiedano, un buon Natale 2016. Ed ho scelto Alessandro Manzoni, scoprendo, così, di voler augurare alla mia città, più ancora che un buon Natale, un Natale vero. Una rinascita. Una rinascita che trovi senso nel significato più profondo della ricorrenza più attesa dell’anno: conoscere o riconoscere il Re. Riconoscere il Re può significare riconoscere ciò a cui occorre obbedire, nella coscienza individuale e collettiva, e da cui può venire il bene e il benessere. Può significare riconoscere anche il senso della politica, ovvero ciò a cui la politica deve obbedire. E riconoscerlo nell’umile riposo, nascosto nella polvere - come nei versi di Manzoni - o nella precarietà dei giorni nostri: dalle imbarcazioni che solcano il mediterraneo, come delle occupazioni temporanee, delle abitazioni temporanee, ed anche delle solitudini temporanee, temporanee perché il dì verrà che tutti sapremo diventare comunità. Ecco l’augurio: che ciascuno possa sin da questo Natale sentire viva e vicina la comunità cui appartiene. A tutti un Vero Natale 2016.

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