"Chi sta insieme a Capodanno...": la festa della Chiesa Madre

01 02 tombolatadinizioannoChiesaMadre2NOCI (Bari) - Nonostante il tempo avesse fatto temere il rinvio, moltissimi cittadini sono accorsi alla serata gioiosa organizzata dalla Parrocchia Maria SS. della Natività di Noci.

La festa d’inaugurazione del nuovo anno doveva inizialmente svolgersi in Piazza Plebiscito a Noci, ieri 1 gennaio, subito dopo la conclusione dell’ultima Messa domenicale, in realtà, causa maltempo, si è svolta presso il Palazzo Lenti, riunendo un gran numero di parrocchiani.
01 02 tombolatadinizioannoChiesaMadre1La serata è stata animata dagli educatori della Chiesa Madre di Noci, che hanno organizzato una divertente tombolata con numerosissimi premi e, a seguire, hanno voluto brindare al nuovo anno, insieme a tutti i partecipanti, condividendo buoni propositi e scambio di auguri, tra cibo e risate.
Era già stato annunciato via social che la famosa compagnia teatrale nocese “La Sciaiatica” non avrebbe, come di consueto, intrattenuto gli spettatori durante le vacanze natalizie bensì durante il periodo carnevalesco. Ieri, invece, è stato fatto dono di un divertentissimo spettacolo ai convenuti, raccontando la storia di un bambino che promette ai propri genitori, ormai abituati alla consuetudine della creazione del presepe natalizio, di non realizzarlo più. 
Nel momento in cui il bambino lascia la scena, però, le statue del presepe si animano e sono subito risate e applausi. Giuseppe e Maria si alternano in battute che criticano la realtà, nella volontà di richiedere un assegno sociale per la nascita del figlioletto: Maria si lamenta della poca possibilità economica di Giuseppe nel garantire un' adeguata casa dove far nascere Gesù, mentre il falegname parla del sopravvento delle aziende low-cost di arredamento sul lavoro artigianale; successivamente l'ironia si focalizza sulle volontà di Don Stefano e sull'innovazione che ha portato nel modo di fare "Chiesa". 
Il messaggio finale, rivolto a tutti i credenti e non, è stato chiaro: siamo tutti esortati a vivere e credere nella gioia del Presepe e a realizzarlo costantemente nelle nostre case, affinché possa portare pace e gioia.
Sorprendente all’interno dello spettacolo è stato vedere Don Stefano in una veste completamente nuova, un vero attore. Innegabile il riconoscimento che deve essere rivolto nei suoi confronti, per la capacità di portare in così poco tempo una ventata di energia e novità coinvolgente a tutta la parrocchia.

 

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