Don Stefano «Viviamo i "Misteri" nella quotidianità»

03 18 processionedeimisteridichiarazioneAngiulli1NOCI (Bari) – La Chiesa si prepara a vivere uno dei momenti più importanti del suo calendario, la Settimana Santa. Numerosi sono gli appuntamenti che ogni parrocchia di Noci sta organizzando per vivere al meglio questo importante momento dell'anno liturgico.

La Chiesa Maria SS. della Natività ha dato il via alla preparazione spirituale della Settimana Santa e al primo dei centrali momenti da vivere: la processione dei Misteri.

03 18 processionedeimisteridichiarazioneAngiulli2Il primo incontro si è svolto lo scorso 15 marzo, presso la Chiesa di Santa Chiara di Noci, alla presenza di don Stefano Mazzarisi. L'arciprete della Chiesa Maria SS. della Natività ha animato un momento di preghiera e riflessione spirituale sull’importanza di questa processione, in cui per le strade del paese sfilano le statue rappresentative della Passione di Cristo, in particolare la sua crocifissione e la sua morte. Questo atto significa portare per la città e diffondere le parole del Vangelo, quelle stesse parole che in questo periodo dell’anno esplicano al massimo l’amore di Dio per il proprio popolo. Come infine don Stefano Mazzarisi ha voluto ricordare ai presenti: “Non dobbiamo scordare di prendere con/in noi i “Misteri”, per viverli nella quotidianità”.

Ha preso la parola, al termine di questo incontro colmo di spunti di riflessione, Nicola Angiulli, presidente del comitato Processione dei Misteri, da anni promotore dell’evento.
Ai nostri taccuini, Angiulli ha voluto rilasciare alcune brevi esortazioni per il popolo credente: “Dal 1996, siamo promotori dell’importanza di questa manifestazione culturale e religiosa. Nonostante la processione risalga a secoli fa, per anni questo culto è andato in disuso, dal ’96 lo abbiamo ridato alla città, cosicchè potesse vivere questo importante momento di preghiera.“ Ha proseguito con un’esortazione: “Vogliamo che questa tradizione giunga ai nostri figli, è un nostro dovere tramandare, vogliamo coinvolgere le famiglie e vogliamo esortare tutti alla partecipazione attiva per tramandare il culto. Abbiamo opere del 1700 e del 1800 che meritano di essere venerate. “ Ha poi concluso: “Chiunque voglia essere parte attiva di questo culto, può recarsi da noi, nella Chiesa di Santa Chiara, tutte le sere, e sarà accolto e aiutato a prendere parte di questo importante momento, di cui si farà discepolo." (foto di Nicola Angiulli)

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