Noci: nuove nomine per Don Giuseppe Goffredo e Don Francesco Ramunni

07 07 nuove nomine per don giuseppe goffredo e don francesco ramunniNOCI (Bari) – Il 29 giugno scorso il Vescovo della diocesi Conversano-Monopoli, nominato quattro nuovi parroci e sette nuove figure che ricopriranno il ruolo vicari e/o collaboratori.

La lettera, pubblicata e diramata appena una settimana fa, coinvolge da vicino anche la città di Noci. Il Vescovo Favale ha dichiarato Don Francesco Ramunni, nuovo collaboratore presso la Parrocchia Maria SS. della Natività in Noci e vicedirettore dell’Ufficio di Pastorale giovanile diocesano. Il nocese Don Giuseppe Goffredo invece, sarà pastore della Parrocchia Maris Stella in Conversano, il quale continuerà a mantenere l'ufficio di economo diocesano.

Don Stefano Mazzarisi, parraco di Noci, accogliendo la notizia del nuovo collaboratore Ramunni così commenta sui social: “Lo accogliamo come un grande dono. Il Signore gli dia pace!”. Mentre, dalla pagina social di Don Giuseppe Goffredo, è giunto un messaggio di ringraziamento per i tantissimi auguri ricevuti e l'espressione di una ben precisa volontà: “Sono convinto che daremo il meglio di noi stessi: dedizione, ascolto, impegno e testimonianza.”

La lettera del Vescovo Favale invece si è aperta con un breve excursus sull’ appena trascorsa Giornata di Santificazione Sacerdotale vissuta presso l’Oasi S. Maria dell’Isola, dove insieme a Mons. Savino, la comunità sacerdotale ha potuto pregare in serena fraternità.

Successivamente le parole di gratitudine per “questi nostri fratelli che hanno accolto la proposta di guidare le suddette Parrocchie con piena disponibilità, desidero far giungere la mia gratitudine e il mio incoraggiamento. Possano spendersi con spirito di fede e con dedizione assoluta in queste comunità, proseguendo il cammino portato avanti dai precedenti pastori, che tanto hanno donato ai fedeli loro affidati.”

Infine, un’invocazione a tutti i nuovi incaricati: “Carissimi fratelli presbiteri, coltiviamo tutti l’attitudine ad andare lì dove la Chiesa ci manda. Non progettiamo noi il nostro futuro. Fidiamoci di Dio. Mettiamoci nelle sue mani e non dimentichiamo che diventando preti abbiamo scelto liberamente di lasciarci guidare da Colui che ci ha conquistato con il suo sguardo di benevolenza e ci ha detto di abbandonare ogni cosa per seguirlo. Certo ogni novità all’inizio comporta dei sacrifici, però solo questo ci offre la garanzia di vivere la dedizione autentica, senza subire vincoli o condizionamenti di sorta.”

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