NOCI (Bari) - Monsignor Favale, Don Vito Gentile, Don Nicola Montone e Don Stefano Mazzarisi, invitano i fedeli a seguire nell’umiltà e nel coraggio di una fede attiva le orme del Santo più amato del terzo millennio. Due importanti anniversari, quali i cinquant’anni dalla fine dell’esistenza terrena di San Pio da Pietralcina e i venti dall’inaugurazione del monumento in suo onore, non potevano non meritare una celebrazione solenne.
E proprio sulla piazzetta antistante il monumento che raffigura San Pio, sito in via Tommaso Fiore, si è tenuta domenica 23 settembre una Messa celebrata da Monsignor Giuseppe Favale, Vescovo della diocesi di Conversano/Monopoli e concelebrata da Don Vito Gentile, Don Nicola Montone e Don Stefano Mazzarisi. La partecipazione della cittadinanza è stata vivissima, tanto che anche i muriccioli adiacenti la piazzetta, erano gremiti da gente che vi ci si era seduta non trovando più posti liberi.
Monsignor Favale, ha ricordato quanto San Pio, che per tutti è e resterà semplicemente Padre Pio, non amasse affatto il troppo clamore accanto a se. “E’ stato il santo dell’umiltà, un grande che ha voluto farsi piccolo ed umile”- ha detto il Vescovo invitanto i presenti a seguire le sue orme nell’umiltà e a vivere una cristianità coraggiosa ed attiva: “Di fronte alle cose che non vanno, e sono tante, è facile dire: “ok, vada tutto come deve andare, tanto non potrei cambiare nulla. Ma così non saremmo cristiani”. Una Chiesa ed una cristianità in perenne e concreto cammino di crescita, quelle auspicate quindi da Favale. Non è passata inosservata, la presenza di una stupenda luna che ha illuminato la piazzetta e i fedeli, e che non poteva non richiamare un’altra grande figura della fede: Papa Giovanni XXIII.
I fedeli, hanno forse ricevuto anche la sua carezza oltre a quella del Santo sicuramente più amato del terzo millennio.