Totus tuus: Noci festeggia solennemente Maria Ss.ma di Lourdes e rinnova la devozione

2 12 Madonna di Lourdes 6NOCI (Bari) - Una comunità profondamente devota e consacrata a Nostra Signora di Lourdes quella nocese. Anche quest’anno quindi, i festeggiamenti in onore Suo sono stati solenni, lasciando spazio anche all’innovazione. Don Maurizio Caldararo ha voluto coinvolgere attivamente i suoi parrocchiani in un vero e proprio cammino di fede che la Parrocchia SS. Nome di Gesù ha iniziato il 27 gennaio, e che si è concluso l’11 febbraio, data in cui ricorre la festa di Maria Ss.ma di Lourdes. Don Caldararo ha voluto che la forza corroborante e salvifica della preghiera abbracciasse tutti. Per questo motivo, la Parrocchia ha trasmesso le funzioni in diretta sulla sua pagina facebook: anche la fede deve saper stare al passo con i tempi.
Domenica 10 febbraio, nella Solennità della Dedicazione della Parrocchia, la Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Monsignor Giuseppe Favale, Vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli. Durante la Funzione, è stato amministrato il Sacramento dell’Unzione degli Ammalati. Lunedì 11 febbraio,  Monsignor Agostino Superbo, Arcivescovo Emerito di Potenza ha concelebrato la Messa solenne delle 17:30. Al termine della Funzione, la statua di Maria di Lourdes con la piccola Bernardetta inginocchiata ai suoi piedi, ha percorso le vie del paese.

2 12 Madonna di Lourdes 8Era stracolma di gente la Chiesa del SS. Nome di Gesù lo scorso 10 febbraio, in occasione della Solennità della Dedicazione della Parrocchia. Durante la funzione delle ore 18:00, presieduta da Monsignor Giuseppe Favale, è stato quasi come se Maria volesse invitare tutti a stringersi l’uno all’altro, tanto fisicamente, quanto spiritualmente. Favale ha parlato dell’importanza dei sacramenti quali acqua viva a cui attingere per dissetare, rinfrancare ed accrescere la nostra fede. Un seme che ci viene donato con il battesimo e che tutti gli altri sacramenti aiutano a far germogliare e a crescere.
“La crescita è un fatto che avviene in maniera del tutto naturale dal punto di vista fisico, mentre quella spirituale richiede il nostro costante e attivo impegno. I sacramenti sono la fonte a cui attingere durante il cammino per recuperare ogni volta le energie necessarie a non fermarci” - ha detto Favale durante l’omelia. Parlando di sacramenti, la funzione ha contemplato l’Amministrazione dell’Unzione degli Ammalati. Un Sacramento troppo spesso sottovalutato: inquadrato nell’ottica sbagliata di un momento di massima sofferenza e disperazione, quel momento in cui la vita sta per volgere al termine e non c’è più nulla da fare. Non è affatto così: è un Sacramento a cui possono attingere tutti coloro che desiderano trovare sollievo dalle sofferenze del corpo e dello spirito, in modo da proseguire con più forza ed energia il cammino della vita. Il Sacramento è stato accompagnato dal gesto più antico nell’ambito della Cristianità: l’imposizione delle mani.

2 12 Madonna di LourdesPer tre volte, Monsignor Favale ha segnato con l’olio benedetto la fronte e i palmi delle mani di ciascun fedele. Una luce costante per la nostra mente ed una luce da custodire tra le mani, per farne a nostra volta dono a chi ne è privo.

Lunedì 11 febbraio, nel giorno della Sua festa tutti stretti attorno a Maria al grido di “Totus tuus”, emblematico motto che ha accompagnato Papa Giovanni Paolo II per l’intera durata del suo pontificato. Anche la comunità nocese ha voluto adottarlo per esprimere la sua devozione ed un dolce e totale abbandono alla Vergine. La giornata conclusiva e più importante di questo emozionante cammino di introspezione e preghiera, si è celebrata nella maniera più degna e sentita. Monsignor Agostino Superbo, Arciescovo Emerito di Potenza, ha infatti presieduto la Messa Solenne delle 17:30, presentando Maria come la colonna portante della cristianità, che sceglie però l’umiltà e la semplicità di Bernadette.

Bernardette che china il capo e le ginocchia al Suo cospetto, che accetta quella penitenza che tanto fortifica e avvicina a Dio; Bernadette che mantiene il suo cuore aperto, puro, ricettivo. Al termine della Funzione, anche la pioggia, scrosciante fino a pochi istanti prima, si è fermata per consentire alla processione di percorrere le vie del paese.
2 12 Madonna diLourdesDonMaurizioDel resto, Don Maurizio Caldararo, prima di concelebrare, si era detto sicuro del potere della preghiera: “Sta piovendo a dirotto, ma io credo fermamente che la preghiera collettiva fermerà la pioggia, così da consentirci di cantare a Maria “Bella tu sei qual sole, bianca più della luna”. Ricordo che un anno, proprio in questa ricorrenza, prendemmo parte alla processione sotto la pioggia, bagnandoci da capo a piedi ma offrendo di buon grado questo piccolo sacrifico a Nostra Signora. Se la pioggia non si fermerà, vorrà dire che accetteremo nuovamente quella penitenza che ci santifica e ci rende ancor più degni dello sguardo benevolo della Madre Celeste”

2 12 Madonna di Lourdes 2 copyMaria, benevola, deve aver deciso che per la sua Noci dovesse essere una festa e non una penitenza. Così, nel cielo è apparsa davvero la luna auspicata da Don Maurizio. Una luna che ha conferito ancora più luce alla facciata della Chiesa del SS. Nome di Gesù, già rivestita dalle luminarie allestite dalla ditta Faniuolo di Putignano.
Eccola la nostra bianca luna che da lassù ci guarda e ci piace pensare che simboleggi lo sguardo della Vergine con cui ora ci mettiamo in cammino”- ha detto don Caldararo prima che la processione avesse inizio.
L’effige di Nostra Signora di Lourdes, con Bernardetta inginocchiata ai suoi piedi, si è incamminata quindi per le vie dei Noci, così da incontrare lo sguardo di tutti i suoi figli.

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L’hanno salutata mani giunte, occhi lucidi e cappelli che, nonostante il freddo, hanno scoperto il capo per poggiarsi sul cuore. Nessuna madre resta indifferente alle suppliche accorate di un figlio e anche se Maria ne ha tanti, il suo sguardo non conosce limiti ed è in grado di abbracciarli tutti.

A chi non riceve la guarigione fisica, viene fatto dono della pace interiore e della forza necessaria per accettare la malattia convivendoci con il sorriso, ma la Vergine non lascia a mani vuote nessuno.

Fede

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