Chiesa Madre: al via le operazioni di restauro della porta, abbandonata l'idea progettuale di Cavalca

03 17 restauroportonechiesamadre 3 copyNOCI (Bari) – L’idea progettuale intitolata «Il velo del tempio» del maestro Luca Cavalca, risultata vincitrice del concorso di idee per la progettazione di una porta in bronzo della Chiesa Madre di Noci a novembre 2017, non sarà più realizzata. Per due ragioni fondamentali che Don Stefano, arciprete di Noci, ha voluto spiegare ai taccuini di Noci24.it, all’indomani dell’avvio di alcune operazioni di rifinitura già avviate sui battenti della porta in questione.

Il concorso di idee, si ricorderà, fu indetto a conclusione del Giubileo straordinario (1316-2016) dall’Ente Parrocchiale “Santa Maria della Natività”, Chiesa Madre di Noci, in collaborazione con il Comune di Noci, “profittando della felice circostanza giubilare cominciata nel maggio del 2016 e terminata poi l’estate 2017, riconoscendo il valore storico e artistico dell’iniziativa e il peculiare comun denominatore che identificava anticamente col titolo mariano il casale originario e la sua chiesa”. Più tardi, esattamente il 29 novembre 2017, la Commissione Giudicatrice decretava l’esito del concorso, riservando la propria attenzione nei confronti dell’idea di Luca Cavalca, proclamato vincitore del concorso.

03 17 restauroportonechiesamadre 1L’11 marzo scorso, con la rimozione delle decorazioni in ghisa, sono ufficialmente iniziate le operazioni di restauro della porta che – però – non avrà più le caratteristiche della progettazione di Luca Cavalca, ma che resterà identica a quella che già tutti i cittadini conoscono. Molti parrocchiani hanno cominciato a chiedersi cosa ne sarebbe stato e Don Stefano Mazzarisi ha così risposto a tutti gli interrogativi: 

Nessun progetto che prende il via e nessuna sostituzione: solo ordinarie operazioni di restauro che riguarderanno anche le altre due porte. Alla 'grande porta' non si andrà ad aggiungere né a togliere nulla. Il progetto del 2017 è stato accantonato per diverse ragioni. Tralasciando il fatto che, in questo momento, la disponibilità economica non ne permetterebbe la realizzazione, ci teniamo a custodire 'la porta verde della Chiesa Madre'. Si tratta, allora, unicamente di ripristinare ciò che il tempo ha rovinato, preservando altresì l’antichità del nostro bene storico-artistico”.

 

 

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