Ottava di San Rocco: si rinnovano i riti della “benedizione dei pani” e del “passaggio del fazzoletto”

09 9 OttavaSanRocco 1NOCI (Bari) - Per i nocesi, l’attesa festa del loro Santo Patrono, Rocco da Montpellier, si conclude effettivamente agli otto giorni dalla solennità ufficiale, che si tiene ogni prima domenica del mese. Quest’anno l’Ottava di San Rocco, celebrata ieri, 8 settembre, ha coinciso anche con un un’altra solennità: quella della Natività di Maria Santissima. Al termine della Celebrazione Eucaristica delle 19:00, che si è tenuta all’aperto, sul sagrato della Chiesa Madre, si sono rinnovati due riti dalle radici antichissime, capaci però di “aggiornare” il loro significato. Si tratta della benedizione dei pani e del “passaggio del fazzoletto” dalla piaga del Santo. La comunità ha festeggiato anche l’inizio del percorso sacerdotale di due giovani, Francesco e Checco, in procinto di entrare in seminario.

09 9 OttavaSanRocco 4Il culto di San Rocco, tanto caro ai nocesi, è scandito da una serie di riti secolari che continuano a perpetuarsi ancora oggi. Agli otto giorni dalla solennità ufficiale, celebrata lo scorso primo settembre, anche quest’anno è stata effettuata la benedizione dei pani (distribuiti poi ai fedeli dal Comitato Feste Patronali) e il “passaggio del fazzoletto” dalla piaga del Santo. Vediamo però come nel corso dei secoli, questi riti abbiano “aggiornato” il loro significato. Per quanto riguarda in particolar modo il “passaggio del fazzoletto”, anticamente erano gli ammalati di peste o comunque coloro che avessero contratto malattie infettive ad attribuire al “fazzoletto di Rocco”, un potere taumaturgico. Oggi che malattie come la peste, il vaiolo, la lebbra , la tubercolosi ecc. sono pressocchè scomparse,si guarda in particolar modo al “risanamento spirituale”.

A Rocco si affidano tutti coloro che stanno vivendo un momento di particolare sconforto, che vorrebbero “riaccendere” la loro fede o comunque riappropriarsi di quella forza interiore lentamente venuta meno.

Stesso significato ha grosso modo il pane, come nutrimento dell’anima quando avvertiamo dentro quella “voragine”.

09 9 OttavaSanRocco 2Pane da condividere con chi ha meno fede, meno forza, meno energie. A proposito di condivisione, è stato suggestivo vedere ai piedi della statua di Rocco, sul sagrato della Chiesa Madre, i doni raccolti nel corso della colletta alimentare dagli operatori della Caritas e dai volontari. La comunità nocese però, oltre al suo Patrono Rocco e alla Natività di Maria Santissima, ha festeggiato anche l’inizio del percorso sacerdotale di due dei suo giovani: Francesco Basile e Checco Turi. Entrambi i ragazzi sono infatti in procinto di entrare in seminario, Francesco a Conversano, e Checco a Molfetta. Al giovane Francesco, che partirà il prossimo 13 settembre, la comunità ha voluto dimostrare la sua vicinanza accompagnandolo fisicamente con un pullman gratuito che partirà da Campo Rosa. E’ possibile informarsi presso la Chiesa Madre in merito a posti eventualmente ancora disponibili. Tornando a Rocco, la Sacra effige mancherà un po’ ai fedeli della Chiesa Madre, poiché subirà a breve delle delicate operazioni di restauro conservativo. Sembra che dal prossimo anno, il rito del “passaggio del fazzoletto” riguarderà solo quelli in stoffa e non più in carta (che rovinerebbero a quanto pare la statua).

La devozione nei confronti di Rocco è comunque viva nel cuore dei nocesi ogni singolo giorno

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