Gli auguri di Pasqua di Don Vito Gentile e Don Stefano Mazzarisi

03 12donvitodonstefanoNOCI (Bari) – E’ una Pasqua insolita quella che viviamo oggi. Tutte le nostre certezze vacillano. Il domani ci spaventa. Diventa però necessario ritrovare i nostri punti fermi. Provare a rinascere, come Gesù Cristo.

Ci giungono messaggi colmi di speranza e forza dai parroci di Noci:

DON VITO GENTILE - “Oggi è Pasqua! Sono le 3 di questo pomeriggio, Venerdì Santo, mentre cerco di scrivere un pensiero per voi, cari amici, e augurarvi una buona Pasqua. Il vangelo di Matteo (27,46) dice che proprio a quest’ora Gesù gridò a gran voce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Mai come quest’anno sento mio questo grido di Gesù. Lo sento come un’eco che giunge alle mie orecchie dall’intera umanità e tocca il mio cuore. Giunge soprattutto da quanti in questo momento stanno soffrendo perchè colpiti dal coronavirus, dagli ammalati e dai moribondi, oppressi dalla solitudine; dai medici, da tutti gli operatori sanitari, dai tanti volontari, stremati dalla fatica; dai politici e dagli amministratori che portano il peso delle scelte; dagli operai che hanno perso il lavoro, dalle famiglie alle prese con le ristrettezze economiche causate dal fermo delle attività produttive causate dall'epidemia di coronavirus e da tanti che, pur godendo di ottima salute, sono stati privati dei beni più semplici e più preziosi: la libertà, la gioia di un abbraccio, la relazione con le persone care. E allora, cari amici, ho pensato di formularvi i miei auguri con le parole del Vescovo Don Tonino Bello: "La Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi, e perfino la morte, dal versante giusto: quello del «terzo giorno». Da quel versante le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del cielo. Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell'agonia, ma i travagli del parto. E le stigmate, lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d'ora le luci di un mondo nuovo". "Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro passato! Allora, Coraggio! Non temete! Non c'è scetticismo che possa attenuare l'esplosione dell'annuncio: «le cose vecchie sono passate: ecco ne sono nate nuove». Cambiare è possibile. Per tutti. Non c'è tristezza antica che tenga. Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto della grazia. AUGURI! BUONA PASQUA!"

DON STEFANO MAZZARISI - “Auguro a tutti di scegliere di alimentare la speranza, soffiando sul fuoco della Pasqua sepolto nel nostro cuore, sotto la cenere della sfiducia, particolarmente accumulatasi in questa pandemia. Auguro a tutti di essere testimoni audaci e quotidiani del Risorto. Lui, Gesù, è l’Amore che esiste, resiste e insiste". 

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