Festa di San Giovanni, organizzazione divisa in sacro e profano

06-19-manifesti-san-giovanniNOCI (Bari) - Clima da "separati in casa" quello che si è venuto a creare tra la chiesa Maria SS della Natività ed il comitato di San Giovanni, per l'organizzazione della festa in onore del battista di Gesù. Entrambi rivendicano la titolarità ad organizzare la festa, ed entrambi puntano a fare leva sui cittadini-fedeli per dimostrare valide le proprie ragioni. Così sono nati anche due distinti manifesti pubblici su quella che in realtà è una festa sola.

C'è voluto un tavolo di concertazione tra le parti alla presenza del Cap. Gianvito Vavallo, comandante della stazione di polizia locale intervenuto sulla questione su delega del sindaco, per stabilire chi dovesse fare cosa, nell'ambito della festa di quartiere. «Ognuna delle parti ha esposto le proprie problematiche - ha dichiarato il paciere Vavallo - ed ha deciso di operare sulla festa in ragion del proprio stato d'essere. In sostanza - prosegue Vavallo - la parrocchia si occuperà della parte religiosa, mentre il comitato della parte civile dell'organizzazione». Altra situazione verte sulla questua, la raccolta fondi per organizzare la festa di quartiere. Il comitato ha d'ora in avanti un nuovo bollettario per la raccolta delle offerte intestato al Comitato di San Giovanni. La parrocchia può raccogliere oboli volontari in chiesa.

IL COMITATO - «La festa è di quartiere e tale deve rimanere» dichiara Nicola Curci da sempre presente per l'organizzazione della festa di San Giovanni Battista. «Non cederemo di un passo e continueremo sulla nostra strada» è il commento.

LA PARROCCHIA - Più netta e marcata è la posizione della parrocchia che racchiude il proprio pensiero all'interno di un comunicato ai fedeli. «A seguito della decisione dell'autorità civile di autorizzare il "comitato festa del 24 giugno" ad organizzare quest'anno la festa nel quartiere San Giovanni - si legge all'interno della nota - la comunità parrocchiale di Maria SS. della Natività, rende noto ai fedeli di non essere coinvolta né nell'organizzazione della festa civile, né nelle collette porta a porta, né nell'uso improprio di immagini sacre. Solo ritiene di doversi incaricare delle celebrazioni religiose previste in concomitanza con la festa: MESSA NEL QUARTIERE ALLE ORE 20.00 DI DOMENICA 24 GIUGNO 2012». La comunicazione è a firma del parroco e del consiglio pastorale parrocchiale.

Risulta evidente come ognuno rimanga trincerato all'interno della propria posizione. Questo clima però non giova né alla festa in sé, né alla cittadinanza. Se è vero che l'organizzazione in onore di San Giovanni Battista rientra tra le feste della tradizione locale (la prima risale alla fine del '500) e lo si fa proprio per non perderla, dall'altra parte è vivo il disorientamento da parte della cittadinanza che non sa a chi destinare l'obolo volontario. In ultimo la situazione reale prodottasi rischia di creare incertezza sul futuro della festa, mettendo a serio repentaglio la continuità storica della tradizione che si tende invece a salvaguardare.

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