Santa Lucia tra sacro e profano

NOCI - Tutto da pronostico. Come già precedentemente espresso, i festeggiamenti in onore di Santa Lucia si sono svolti così come annunciati nel programma stilato dal Comitato Feste Patronali. Ad aprire il calendario in onore della santa sicula protettrice della vista e martire per volere dell’imperatore Diocleziano, le sante messe celebrate sin da martedì 9 dicembre. La patrona protettrice di Siracusa è venerata e festeggiata in tutta Italia ed in Svezia, dove si osserva una particolare tradizione.

In Svezia Lucia è molto venerata, sia dalla chiesa cattolica, che da quella luterana. I bambini preparano biscotti e dolciumi a partire dal 12 dicembre. La mattina del 13, la figlia maggiore della famiglia si alza ancor prima dell'alba e si veste con un lungo abito bianco legato in vita da una cintura rossa; la testa è ornata da una corona di foglie e da sette candele utili per santalucia_smallvedere chiaramente nel buio. Le sorelle, che indossano una camicia bianca, simboleggiano le stelle. I maschi indossano cappelli di paglia e portano lunghi bastoni decorati con stelline. La bambina vestita come santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia e serve loro i biscotti cucinati il giorno precedente. Nel paese scandinavo è diffusa una tradizionale canzone di santa Lucia (Luciasången) che non è altro che la celebre "Santa Lucia" napoletana adattata con un testo in lingua svedese. In diverse città alcune bambine sfilano vestite come santa Lucia intonando il Luciasången di casa in casa. Ogni anno c'è un'elezione per la Lucia di Svezia che, infine, raggiunge la città siciliana di Siracusa, durante i festeggiamenti di Santa Lucia, partecipando anche alla processione dell'ottava, quando il simulacro di Santa Lucia viene ricondotto in Duomo. Inserita in pieno clima natalizio, la festa per la santa hanno toccato i punti massimi nelle giornate di venerdì e sabato con, rispettivamente, l’accensione del falò in via Principe Umberto e la processione per le vie dell’estramurale cittadino. Nonostante il forte freddo e le precarie condizioni atmosferiche i nocesi hanno dimostrato parecchia partecipazione sia ai festeggiamenti civili che a quelli religiosi. Malumori si sono però sentiti tra le fila dei nocesi più legati alla spiritualità quando, durante la processione di ieri, la santa è passata da quella via Principe Umberto interpuntata di stands per via della concomitante sagra delle pettole. “Mentre passa la processione qualcuno mangia il panino con la porchetta!”- è stato il commento di qualcuno un po’ più anziano che proseguiva: “Non c’è più rispetto per la religione!” Forse un attimo di sospensione delle attività gastronomiche avrebbe reso più felici tutti.

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