Immagini dal 9° Presepe vivente in Masseria

12-29 presepe viventeNOCI (Bari) - Domenica 29 l'Ass. Don Bosco Noci ha inaugurato la nona edizione del suo "Presepe Vivente in Masseria", quest'anno nella caratteristica cornice di Masseria Romanazzi. Una rivisitazione rustica, calda e accogliente, con San Giuseppe, la Madonna e il bambino ospiti della capanna dei boscaioli, vicini agli umili e in un ambiente povero, a voler significare che può esserci speranza e grandezza anche in momenti e situazioni difficili.

Dopo l'inaugurazione del primo pomeriggio, officiata da Don Carmine Chiarelli, alla presenza del sindaco Nisi, alle 17.00 la magia del presepe vivente si è animata fino alle 22.00 circa. Novecento visitatori, senza contare i numerosi bambini accorsi, per questa prima felice giornata della rivisitazione sacra e profana dell'Ass. Don Bosco Noci, che tornerà l'1, 5 e 6 gennaio. I visitatori, nocesi e forestieri, accolti dalle guide del gruppo Giovani Don Bosco, passeranno dalla carbonaia con cui un tempo si otteneva il carbone, per poi far visita ai boscaioli nel loro 'paggnere' ('pagghier) dove si consuma un cibo frugale a base di pane, pomodoro e fave. Nella seconda stanza del giaciglio di fortuna ci sono dei graditi ospiti, Maria, il suo Giuseppe e il piccolo Gesù, riscaldati da un giovanissimo bue e un mansueto asinello.

Un'asina calpesta la paglia nell'aia fuori dal paggnere, come un tempo facevano gli animali per separare i fili d'oro dal grano: ci sono anche due cavalli, un gruppetto di pecore, altri asini e due paperelle nel loro piccolo stagno, tutti animali in passato utili per lavoro, trasporto o uso personale, alimentare e non. Lasciati gli animali, i 'caseddon della masseria, trulli aperti all'apice dal quale un tempo venivano calati giù paglia e derrate alimentari a mò di dispensa, ospitano gli uomini di mestiere: u' candr rutt che aggiustava i vasi rotti, lo scarparo, il sellaio, l'arrotino, mentre il signor Mario versa il suo vino per gli ospiti, che potranno riscaldarsi nel proseguo del cammino.

Anche le donne avevano il loro gran da fare nelle faccende di casa, ma per i visitatori del presepe vivente oggi preparano solo focacce, frittelle e formaggi: intanto in casa c'è chi lavora la pasta fresca vicino al camino, mentre due donne all'uncinetto si riscaldano vicino al bracere della camera da letto, con mobilio all'uso antico. Nella stanza a sinistra la gioventù e i visitatori festeggiano con i musici, a ritmo e passo di quadriglia: stanchi dopo le danze, gli ospiti dell'associazione si rifocillano al tavolo delle degustazioni, salutando il presepe anche per quest'anno.

"Sono molto contento di questa nona edizione del presepe vivente" - dichiara a Noci24 il presidente Flaviano Lenoci - "Il gruppo, da novembre, ha lavorato in armonia e collaborazione, adulti e giovani. Vorrei ringraziare i nostri tesserati, ma anche i volontari esterni che c'hanno dato anche quest'anno una grande mano. Quest'anno abbiamo scelto questa masseria, gentilmente concessa da Massimo Fasano, per la sua ruralità ed umiltà, ribadendo che il Signore è nato tra gli umili e in povertà e anche in tali condizioni ha portato un grande messaggio: è bello parlare di questo soprattutto in questo momento storico"

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