Mons. Padovano: ''a Pasqua la terra si ridesta a nuova vita''

04-11vescovocatechesiNOCI (Bari) - E' servito a far luce su alcuni aspetti legati alla Settimana Santa, l'ultimo incontro di preghiera e catechesi con S.E. Mons. Domenico Padovano, Vescovo della diocesi Conversano-Monopoli. Lo scorso mercoledì 9 aprile, all'interno della Chiesa di Santa Chiara, l'incontro è stato organizzato e sostenuto dal Comitato Processione dei Misteri e seguito dal Parroco della Chiesa Madre Don Peppino Cito con tutti i fedeli al seguito. 

La catechesi di S. E. Mons Domenico Padovano è stata iteramente incentrata sugli aspetti che contraddistinguono i misteri della nostra redenzione in relazione alla passione, morte e resurrezione di Gesù a cui la Settimana Santa vuol far riferimento attraverso sacre celebrazioni. Il popolo Cristiano dunque si prepara a vivere e a rinnovare il proprio spirito in occasione di una delle settimane più significative dell'anno liturgico; anche con i fedeli nocesi il Vescovo ha voluto condividere alcune sue riflessioni, qualche giorno in anticipo rispetto all'inizio della Settimana Santa che partirà proprio dalla prossima Domenica delle Palme. 

Non solo riflessioni, ma anche ammonizioni. Questa volta il Vescovo, insieme alle profonde riflessioni legate al significato del Triduo Pasquale, ha voluto rivolgere anche l'attenzione su alcuni errori commessi dalla religiosità popolare. "Il giovedì Santo ad esempio" ha commentato, "giornata in cui si suole assistere al rito della lavanda dei piedi, dobbiamo essere attenti a non farla diventare una rappresentazione teatrale, bensì un momento di attenzione ai nostri fratelli e all'eucarestia. Carità dunque, amore, servizio, dedizione. Tantomeno dobbiamo vivere i Sepolcri come fossero gite turistiche in cui essere tristi. Gesù è ancora vivo in quel momento e dobbiamo esserne certi" .

Sul venerdì Santo ha poi continuato: "a mezzanotte fra il giovedì e il venerdì Santo entra in scena la Croce; al centro dell'attenzione viene riposto il sacrificio cruento di Gesù e la Chiesa nasce dal Suo cuore squarciato. Dobbiamo viverla come una morte vittoriosa, di beata passione. La croce diventa trono della vita e noi dobbiamo abituarci a considerarla come simbolo di maestosa regalità, non di solo dolore". Per finire, il sabato Santo. "Giornata di lutto", così la definisce Mons. Padovano, "in cui le Chiese si spogliano e offrono silenzio non consacrando nè consumando l'Eucarestia".

E la Pasqua? "La Pasqua rappresenta la resurrezione, la rinascita, la salvezza. E' il momento in cui la terra si ridesta a nuova vita; in cui il nuovo Adamo si ridesta dalla morte; in cui tutta la Santa Chiesa si ridesta e si ricorda la garanzia della vittoria della vita sulla morte". Con queste ultime parole il Vescovo ha ringraziato i fedeli, augurando loro di vivere la Pasqua con questo spirito di rinascita. Al tavolo con il Vescovo erano presenti anche il Sig. Nicola Angiulli, portavoce del comitato, e il parroco Don Peppino Cito

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