Io le racconto così: la raccolta di barzellette di Mimì Novembre

11-12mimìnovembreNOCI (Bari) - Si intitola "Il le racconto così" l'ultima raccolta di barzellette del nocese Mimì Novembre. La raccolta, edita da GF Graphics, è stata finita di stampare lo a giugno 2013 e raccoglie in complessivo 251 barzellette più una piccola storiella conclusiva. Completa di premessa introduttiva, la raccolta è stata pubblicata dall'autore con il solo obiettivo di "ridere e far ridere".

Inventiva e tradizione orale: il contenuto del libro del Novembre contiene sia un piccola percentuale di inventiva sia un grande patrimonio provenite dalla tradizione orale o scritta, come nel caso di autori latini o altri scritti come quelli di Petronio, Apuleio, il Breviario di Papa Galasso, una raccolta di barzellette salentine risalenti al 500 e così via. Addirittura son contenute alcune barzellette attribuite a San Pio da Pietralcina, il quale, come specifica l'autore, sapeva mitigare il dolore con il ricorso a castigatissime battute scherzose. Con questo lavoro insomma, l'autore ha inteso portare "un soffio di allegria in questo travagliato momento della storia umana".

Parole osè, storielle cucite addosso ad alcune persone reali ed addirittura politiche. Il mondo delle barzellette di Novembre vaga nel tempo e negli anni, evoca  situazioni attuali ma che in fondo in fondo si ripetono da millenni. "Sento di avere la coscienza a posto" spiega l'autore nella premessa iniziale dell'opera, spiegandosi ed avvertendo il lettore, "perché non ho voluto esprimere giudizi di merito. Ho tirato in ballo molte persone reali, specie nel mondo della politica, ma l'ho fatto con spirito goliardico, con l'intento di ridire con loro e non di ridere di loro. Mi sono divertito a togliere alcune barzellette dall'anonimato e cucirle addosso a quelle persone che mi sono più simpatiche". Il libro è oggi disponibile in libreria. Riportiamo qui di seguito una delle piccole barzellette contenute nella raccolta.

Conversazioni in Sicilia


"Saruzzo, mi permetti una parola?"
"Per vossia anche due, don Calogero!"
"Peggio per tia, Saruzzo, perché sei fituso e anche cornuto!"

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