Michele Salomone racconta la sua "voce in biancorosso"

02 05 Michele SalomoneNOCI (Bari) – L’incontro che lascia qualcosa e arricchisce è di certo un incontro positivo, ancor più piacevole se ci si racconta con apertura e piacere nel confronto: così è stato tra il radiocronista e giornalista Michele Salomone e la platea del Chiostro delle Clarisse, nell’evento di presentazione del libro, “La mia voce in biancorosso” (Mario Adda Editore), organizzato da Darf e Noci24.it. L’autore, speaker storico della prima squadra barese, si è raccontato e ha raccontato, senza risparmiarsi in spiegazioni e aneddoti e invitando il pubblico all’interazione: tra questi, i calorosi ultras biancorossi nocesi accorsi, curiosi su retroscena sportivi e opinioni del personaggio intorno a temi caldi, dal calcioscommesse al papabile ritorno di Cassano in biancorosso, tutti affrontati con piglio critico, obiettività e passione; non una cronaca qualsiasi, insomma.

Dopo i saluti della presidente Darf Lilli Bartolo, la referente dell’associazione Maria Rosaria Lippolis ha introdotto l’autore, insieme all’organizzatore Mariano Casulli, collaboratore sportivo della nostra testata. Su invito di quest’ultimo ho dato personalmente il mio contributo all’intervista-presentazione del collega, in qualità di responsabile sport del nostro quotidiano online, piacevolmente colpita dalla passione mostrata dal mio collega nell’organizzazione dell’evento e nell’accurata e riuscita scelta dell’ospite. Con Michele Salomone si possono aprire gli occhi su quanto importante sia l’obiettività e la ricerca della verità, mai fine a sé stessa, bensì utile alla propria causa: “Il bravo giornalista non deve fare domande accomodanti, ma scomode: se un giocatore segna la domenica e gli si chiede cosa ha provato, pensiate che vi dica che è a pezzi per aver segnato?”. L’esempio è nel campo dell’informazione, ma le domande e il filo del discorso di Salomone arrivano ad episodi di vita, di confronto con le numerose personalità incontrate durante la sua carriera, che per onore o demerito fanno parte della galleria di ritratti del suo libro. L’antipatico Eugenio Fascetti, ex allenatore del Bari, reo di aver cacciato Salomone dalla sala stampa poiché infastidito dalla sua presenza e dalle sue domande, è l’esempio utile per un’altra lezione, quella a difesa del proprio mestiere e della libertà d’informazione, senza dimenticare però il rispetto della propria persona.

In 38 anni di carriera, il radiocronista barese è riuscito a raccogliere intorno a sé seguaci ed estimatori e i sorrisi attenti dei tifosi biancorossi presenti all’evento ne sono una dimostrazione: tra il pubblico non manca il nocese Gianluca Trisolini, responsabile marketing dell’attuale gestione barese di Gianluca Paparesta, riconosciuto e salutato dal giornalista che tesse le lodi della crescita sul mercato dell’ FC Bari 1908. Certo, i rapporti con l’attuale presidente non sono dei migliori, sempre per via del giornalista scomodo o bravo, a seconda delle prospettive, che è in Salomone: la domanda sulla provenienza dei 4 milioni per il rilevamento del Bari in fallimento, a disposizione di Paparesta, sarà rimasta sullo stomaco dell’ex arbitro che pure ebbe di che confrontarsi con il nostro autore sulla questione delle radiocronache biancorosse nel 2014, dopo avergli rifiutato la cessione dei diritti. Per Salomone si prospettava allora la rinuncia definitiva alle radiocronache ufficiali, un papabile addio rinsavito da migliaia di “mi piace” e messaggi privati dei tifosi in seguito ad un post di sfogo sulla sua pagina Facebook. La forza per andare avanti nel suo mestiere la attinge da queste ed altre dimostrazioni di stima, tra cui quella citata da Mariano Casulli su Antonio Cassano, incontrato da Salomone all’aeroporto di Fiumicino insieme a Daniele De Rossi. “Amico, Carlo Zampa è il Michele Salomone di Roma” precisa Fantantonio, chiarendo al compagno che sia il giornalista barese il primo termine di paragone nella faccenda.

“Antonio Cassano con la testa di un Francesco Totti ora sarebbe capitano del Real Madrid e capitano della nazionale e avrebbe vinto qualcosa: invece non ha vinto nulla, neanche il campionato con la Primavera. Ho chiesto all’attuale mister Davide Nicola cosa ne penserebbe di un suo probabile arrivo (paventato dall’addio anzitempo al suo Parma per inottemperanze nei pagamenti, ndr) e cosa poteva dire se non che ne sarebbe contento. Il suo arrivo in biancorosso è probabile, a giudicare da alcune variabili come il fatto che le grandi della serie A non si siano ancora buttate su di lui, si parla anche di una sua voglia di tornare ‘a casa’”. La voce di Salomone è quella del ben informato, senza dubbio e il libro è colmo di colpi di scena sul dietro le quinte del suo Bari, interessanti per il tifoso, ma anche per il semplice lettore che non può rimanere indifferente davanti alla scoperta di determinate dinamiche di un mondo ormai complicato come quello del calcio. Una delle bestie nere del pallone si chiama certamente “calcioscommesse”, un ciclone che dal 2011 ha visto nel Bari uno dei suoi epicentri. Salomone non ne parla nel libro e rimette il tutto alla giustizia ordinaria, convinto che quella sportiva sia fin troppo succube delle grandi, piegata a patteggiamenti e a logiche di ridimensionamento della pena che stridono con i valori esemplari e salutari dello sport, ma forse all’apice del pallone è davvero irrealistico parlare ancora in questi termini. Forse Salomone tornerà sull’argomento, in un probabile secondo libro: “Con ‘La mia voce in biancorosso’ ho voluto vedere se funzionavo come scrittore” e i numerosi eventi di presentazione tra Bari e provincia testimoniano il superamento a pieni voti di questo test. Per i tifosi baresi, per gli aspiranti radiocronisti e giornalisti e per i lettori, potrebbero essere in arrivo nuove pagine di approfondimento e arricchimento, chissà.

Fotogallery a cura di Caterina Campanella

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