Leggere Gomorra in ricordo di don Peppe Diana

savianoLa Piccola Biblioteca Europea, giovedì 19 marzo, ha ricordato don Peppe Diana, vittima della camorra, in un incontro pubblico per conoscere e leggere "Gomorra" di Saviano.
NOCI - Un originale incontro si è sviluppato nella sala Cappuccini il 19 Marzo, promosso dall'associazione culturale "Piccola Biblioteca Europea". L'obiettivo della serata era semplice quanto ambizioso: leggere alcuni passi di Gomorra di Roberto Saviano per interrogarsi sulle problematiche della società civile di oggi. Il presidente Angelo Laera ha introdotto l'incontro, dal carattere innovativo e originale nel panorama culturale nocese, spiegando la necessità e l'esigenza di avviare un dialogo e un confronto su tematiche forti, come quelle denunciate in Gomorra e solo apparentemente lontane dalla nostra realtà. La scelta del 19 marzo non è casuale: Angelo Laera ricorda la figura "dall'enorme portata" di Don Peppe Diana, vittima innocente della camorra, ucciso il giorno del suo onomastico.
Una camorra messa a nudo da Saviano: "Io so e non ho le prove ", aveva scritto Pasolini del male d'Italia, Saviano fa un passo avanti con il Gomorra e scrive "Io so e ho le prove.... Tutto nasce dal cemento. Non esiste impero economico nato nel Mezzogiorno che non veda il passaggio nelle costruzioni: gare d'appalto, appalti, cave, cemento, inerti, malta, mattoni, impalcature, operai. E' il mestiere più semplice per far soldi nel più breve tempo possibile, conquistare fiducia, assumere persone nel tempo adatto di un'elezione, accaparrarsi finanziamenti... dopo di che si fa una carriera da killer, da estorsore o da palo, si finisce nell'edilizia o a raccogliere spazzatura."
Proprio questo brano è stato letto dal Sindaco Piero Liuzzi, offrendo riflessioni sulla tematica e percorrendo l'excursus storico dell'urbanistica locale, dal rinascimento ai piani regolatori. "Mi piace immaginare una società, afferma il sindaco, che respiri nuovo ossigeno ponendosi obiettivi: sfide che passano da una riflessione più puntale e lungimirante dell'urbanistica, attraverso la tecnologia e nuove forme di architettura, più compatibili con l'ambiente. Passando necessariamente dal dialogo e dalla condivisione dell'informazione, che deve essere messa a disposizione del cittadino".

L'Associazione Piccola Biblioteca Europea, con questo e i dibattiti che ha proposto sin dalla sua costituzione, si pone come riferimento per sollecitare il senso critico attraverso un'interrogazione acuta e puntuale sulla realtà in cui viviamo.

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