NOCI (Bari) – Ventisette storie, ventisette nomi, ventisette volti tutti insieme in un’ unica raccolta. E’ arrivata finalmente, fra gli scaffali delle edicole di Noci, “Rete a ogne pacce ste nu puasie”, antologia poetica in dialetto nocese a cura del Centro studi sui dialetti Apulo - baresi. L’opera è stata presentata ufficialmente, come anticipato in conferenza stampa, lo scorso sabato 19 dicembre nella sala convegni di Via Pio XII°.
Non un bestiario medievale tantomeno una raccolta di immagini e storie dal carattere allegorico. Rete a Ogne pacce ste nu puaise (titolo che si rifà alla traduzione di Un Matto di F. De Andrè – dietro ogni scemo c’è un villaggio, che a sua volta si rifà all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master) è solo il tentativo, a nostro dire ben riuscito da parte del centro studi, di recuperare la natura più umana di chi in società (quella nocese) ha assunto caratteristiche di un “alienus”. La natura umana di questi ultimi, i loro vissuti, gli aneddoti più nascosti prendono voce in questa raccolta nello stesso modo in cui sono riecheggiate in sede di presentazione con le letture di Pietro Gigante, Giovanni Laera, Paola Palazzi e Francesco Galassi (tutti in foto in alto). E’ stato da questo momento infatti che le vite di Valovoline, Nennine, Ceccille Parapalle, Cènzine, Peppine, Andoonette a Pacce, Ceceridde, u Fucuarele, e tanti altri hanno ricominciato a vivere nella speranza e nella convinzione di chi ha creato i componimenti (Giovanni Laera, Mario Gabriele, Angela Liuzzi, Giuseppe Liuzzi, M. Forti, Pietro Gigante) tornino a far rivivere quello spirito di civiltà, apertura, accoglienza insita nell’animo di Noci, dei Nocesi.
Rete ogne pacce ste nu puaise è disponibile in tutte le librerie ed edicole nocesi ad un prezzo di 10 € (prezzo ridotto per chi si volesse iscrivere all’associazione). Tutti i componimenti sono tradotti anche in italiano. (Di seguito una fotografia scattata a Giuseppe Liuzzi e Francesco Sgobba Palazzi durante l’esecuzione di alcuni brani di Fabrizio De Andrè tradotti ed interpretati in lingua nocese).