I consigli della settimana: "Avrò cura di te" di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale

01 28avrò cura di te“Tu sei giusta e perfetta (ormai dovresti saperlo). Appena diventerai consapevole che nessuno potrà mai riempire da fuori il vuoto che hai dentro, sarai pronta per fonderti con un’altra persona”.

Quanti di noi si sono mai chiesti se a farci compagnia nei momenti difficili esista davvero il tanto misterioso quanto cercato angelo custode, in grado di darci la sua protezione?

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“Avrò cura di te”, romanzo a quattro mani di Chiara Gamberale e Massimo Gramellini, è un vero scambio epistolare tra una donna affranta dal dolore per la fine del suo matrimonio e sommersa dalla noia della sua routine e Filemone, il suo angelo custode invocato quasi per gioco e che la guiderà per mano verso l’acquisizione di una nuova consapevolezza di se stessa.

Gioconda, Giò, è una donna di trentasei anno legata all’unico amore della sua vita, Leonardo. Abbandonata e sola nella casa dei suoi nonni, nel cassetto della sua stanza troverà un bigliettino che qualche tempo prima sua nonna aveva lasciato al suo angelo custode. Nella ricerca disperata di un conforto, di qualcosa a cui credere ancora, Giò proverà a fare lo stesso: scrive al suo angelo custode, Filemone, la cui risposta non si farà attendere.

"Non posso impedirti di inciampare. Però posso medicare il tuo piede ferito. E prenderti in braccio, fino a quando non sarai in grado di camminare con le tue gambe. Avro cura di te."

Il romanzo non prevede una trama ricca di grandi colpi scena, nessun evento improvviso sconvolgerà il lento andamento della storia, eppure tutta la lettura sarà sempre accompagnata dalla volontà di andare avanti, sarà un po’ come mettersi nei panni di Giò e provare la sua stessa attesa dei bigliettini del suo angelo. Il rischio è quello di sentirsi intrappolati in monologhi apparentemente monotoni di una donna in crisi e in risposte non povere di quelle frasi che in determinate occasioni non vorremmo proprio sentirci dire. “Avrò cura di te” non è un tradizionale romanzo rosa, ma neanche una guida utile a capire come reagire dopo la fine di una storia d’amore, sarebbe riduttivo parlare di tutto questo. Se si intende approcciarsi ad una lettura veloce, in grado di sorprendere con mutamenti di trama, sicuramente non sarà il libro adatto. Eppure, infondo chi di noi alla fine di una storia d’amore o in qualsiasi altra occasione abbia scandito negativamente la nostra vita non avrebbe voluto l’aiuto di qualcuno in grado di guidarci verso una lenta, ma consapevole ripresa? “Avrò cura di te” è questo: un romanzo in cui lo stile semplice, chiaro, lineare ci farà strada nell’intricato mondo dei sentimenti.

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