I CONSIGLI DELLA SETTIMANA - "Il libro dell'amore proibito" di Mario Desiati

05 13 desiatiI CONSIGLI DELLA SETTIMANA – “Proibitemi d’amarla e l’amerò per sempre”. Un amore proibito è il vero protagonista del romanzo di Mario Desiati. Giovane scrittore di origini pugliesi, nato a Locorotondo e cresciuto a Martina Franca, Desiati dal 2003 a Roma è stato editor junior della Arnoldo Mondadori Editore, ha lavorato nella direzione di Fandango Libri ma soprattutto è stato l’autore di romanzi di noto successo. Tra questi “Il paese delle spose infelici”, da cui è stato tratto l’omonimo film, e “Ternitti”, finalista al premio Strega del 2011. “Il libro dell’amore proibito”, se pure non recentissimo, è uno dei suoi ultimi lavori che ci permette di conoscere un abilissimo scrittore nato e cresciuto proprio vicino a noi.

È la storia di Francesco, conosciuto da tutti come Veleno, un nome che porta con sé da quando un suo progenitore avvelenò il padrone delle terre di cui entrò poi in possesso. Veleno vive in un piccolo paese della Puglia, frequenta le scuole medie e i suoi unici amici sono Mimmo e Nappi. Proprio nella sua scuola che frequenta incontrerà l’oggetto del suo amore e della sua più completa devozione: la sua insegnante di Educazione tecnica, Donatella Telesca. Lei, ben lontana dagli standard che appartengono alla figura di un docente, appare agli occhi degli alunni più come “una di loro”, Donastella veste come loro, parla come loro e più di ogni altra cosa, lei ha occhi per loro. Un’attrazione fatale quella di Veleno, vent’anni di differenza destinati a diventare uno scandalo quando la loro “passione” verrà violentemente scoperta durante l’intervallo.

05 13 libro amore proibitoDa allora la vita di Veleno si intreccerà con quella dei suoi coetanei, sarà circondato da amori altrettanto proibiti e confonderà la normalità con quelle vite immaginarie in cui tanto ama perdersi. Un’adolescenza interamente trascorsa con un solo e unico obiettivo: incontrare Donatella e riprendere la loro storia da quel bacio, interrotto dal moralismo e da deleteri luoghi comuni.

Desiati descrive con crudezza ogni singolo pensiero di Veleno, ci riporta nella sua mente lasciandoci esplorare tutte le sfumature della sua intimità. Tutto ci appare chiaro sin dall’inizio, da quando Veleno era un giovane ragazzo timido e introverso, sino a quando, nonostante gli anni trascorsi lontano dall’oggetto del suo desiderio, al mondo degli adulti lui continuerà a sentirsi completamente estraneo.

Sono storie che si intrecciano, personaggi che in un modo o nell’altro si alternano per ricondurci  fino all’unico finale possibile. Un romanzo che ritrae un quadro insolito, che ha ancora una volta al centro l’amore, ma rappresentato in una forma nuova, a tratti violenta e a tratti disperata.

A far da sfondo alla travagliata storia di Veleno e Donatella dei frequenti excursus, che presentano nel dettaglio i piccoli particolari che rendono meravigliosa la terra pugliese, da cui l’autore stesso proviene, ma dalla quale, allo stesso modo, emergono quei sentimenti di solitudine e di inquietudine che attraversano tutta la narrazione.

….Il mare già appariva all’orizzonte. C’erano i trattini bianchi delle onde, e poi un cielo azzurro che sfumava nell’indaco. Era entrato beffardo dentro l’auto l’odore della salsedine mista alla terra, un profumo incantevole che si sente solo quando si è in prossimità del mare, tra campagna e litorale. Antiche religioni sostengono che nel mare si rifletta il volto di Dio. Le onde che si increspano, i riflessi scintillanti del sole al mattino sull’Adriatico, le chiazze scure delle alghe. Vedevamo nell’orizzonte di spuma e acquamarina la nostra salvezza”.

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